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Presentata “A cummedia sarausana” di Randazzo: i proventi all’Aipd

Siracusa- Artista eclettico e completo, detentore e divulgatore del sapere popolare, di cui diventa ambasciatore naturale, non rinunciando a un pizzico di velata ed intelligente ironia, Antonio Randazzo nella sua ultima opera letteraria “A cummedia sarausana”, che la dice lunga su alcuni modus pensandi e operandi della popolazione autoctona e non solo, si pone una serie di interrogativi universali. Tra le domande “esistenziali” emerse tra le righe di questo pamphlet contemporaneo, carico di filosofia “casareccia” e di sottintese morali, anche quella che si fa il genere umano di ogni tempo: “Sugnu chiddu ca sugnu o sugnu chiddu c’apparu? Come dire, essere o apparire? Conformarsi al sentire diffuso o distinguersi rischiando l’emarginazione sociale, in una società che tende all’omologazione asettica, che forgia masse e non individui? Quali i confini della diversità e quanto espansi quelli dell’indifferenza? Quesiti a cui ognuno tenta di dare una risposta, secondo il proprio vissuto, secondo la propria capacità di sentire, stimolati dalla vivacità della penna dello scrittore. Scrittore che ha voluto devolvere i proventi del suo libro, in vernacolo aretuseo, all’associazione Italiana persone Down, sezione di Siracusa. Nei giorni scorsi il volume è stato presentato all’Urban Center. Accanto all’autore autore al tavolo dei relatori:  la presidente dell’Aipd Cinzia Calandruccio, padre Carlo D’Antoni, figura ecclesiastica vicina agli ultimi e ai “diversi”, nonché l’assessore alla Cultura del comune di Siracusa, Fabio Granata.

Mascia Quadarella

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