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Suona il violino con maestria a 12 anni. Alessandro Zaffiro è un “enfant prodige” siracusano

Siracusa- A soli 12 anni suona il violino come un navigato professionista, mantenendo sul palcoscenico una disinvoltura tale da fare impallidire i grandi maestri. Ha le idee chiare e sa di avere le carte in regola per un futuro di successo. Alessandro Zaffiro, volto gioioso, vena ironica, dialettica sciolta, anche troppo per la sua età, già ricco di contenuti culturali ereditati da mamma e papà, pianista lui e chitarrista lei, ha il Dna irrorato di passione per la musica classica, che lo ha trasformato in un “enfant prodige” dei nostri tempi. Il piccolo talento siracusano, infatti, si è subito fatto notare durante concorsi e kermesse internazionali, classificandosi di recente al primo posto della 7° International Music Competion di Amigdala, ma anche al 19° concorso nazionale Barcellona Pozzo di Gotto, dove è stato pure riconosciuto  come giovane promessa.  Alessandro sorprende chi lo immagina un musicista alienato dal contesto in cui vive, chiuso in casa a provare, raccolto nella sua solitudine. Al contrario di quanto possa lasciare intuire la sua bravura, è adolescente di questi tempi, che quando depone sul comodino il suo violino, col sottofondo di Paganini, gioca alla playstation e a dimostrazione della sua dimestichezza coi video-games, ha anche aperto un personale canale You tube. Adora i musicisti tradizionali, ne riproduce i brani, li adatta e vorrebbe frequentare il conservatorio, arrivare alla Scala e comporre per l’Inda. “ Vorrei scrivere la musica per le rappresentazioni classiche” dice e girare il mondo facendo musica”. Del siciliano  ha tutte le caratteristiche: testardo, volitivo, e buona forchetta. Ama i sapori decisi della cucina della nonna, tra i suoi piatti preferiti “La trippa al sugo”.

Mascia Quadarella

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