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A Cassibile la forza delle donne, del teatro e della solidarietà hanno vinto per finanziare la prevenzione contro i tumori

Siracusa- La comunità siracusana, come sempre in occasione di eventi con fini solidali, ha mostrato la propria sensibilità facendo registrare, venerdì scorso a Cassibile, quasi il sold out per lo spettacolo teatrale messo in scena dalla compagnia Liolà, “Giufà ‘nnamuratu”, con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare a una campagna di screening preventivi per i tumori al seno, che avvierà il comitato catanese dell’Andos, l’associazione nazionale donne operate al seno.

Sono state proprio le donne a giocare un ruolo fondamentale nella riuscita dell’iniziativa, per partecipare alla quale sono stati venduti quasi 300 biglietti e raccolti oltre 2 mila euro, anche tra persone che non hanno presenziato allo spettacolo.

Il denaro donato  consentirà  a diverse donne di potersi sottoporre a visite ed


ecografie  gratuitamente, perché oggi,  è tristemente risaputo, per alcune diventa difficile pagare anche il ticket.

Sul palco le brutture della vita sono state sdrammatizzate attraverso la commedia, generatrice di  sorrisi,  mentre tra le quinte tante vite che hanno conosciuto la sofferenza della malattia oncologica si sono incrociate e arricchite reciprocamente, creando una squadra operativa d’assalto!

Con la  forza di un medico donna, che della senologia ha fatto una missione umana oltre che professionale, Francesca Catalano, in servizio all’ospedale Cannizzaro di Catania, punto di riferimento per tante pazienti siciliane con la sua equipe prevalentemente “rosa” e all’avanguardia,  e  quella corale di giovani donne che hanno visto stravolgere le loro esistenze da quel male, che pensavano lontano anni di luce da loro, il messaggio è stato lanciato: si può vincere contro un nemico sleale che manda in tilt le nostre cellule  giocando d’anticipo, non lasciandogli spazio d’azione!

Tante le storie vere emerse dietro quel sipario: alcune  in evoluzione positiva e altre  a lieto fine, come quella della radiosa Selenia Saragozza. Una peperina bionda,  funzionario dell’Inps di Siracusa, 37 enne, felicemente sposata da 11 anni e madre di due bambini di 9 e 4 anni, che lo scorso anno ha ricevuto 2 diagnosi nefaste, che non le hanno fatto perdere la speranza: un carcinoma mammario duttale invasivo, per fortuna intercettato al primo stadio e un carcinoma endometriale.

Ha subito Selenia interventi chirurgici ravvicinati e non facilmente metabolizzabili da una donna.  Si è  sottoposta a diverse sedute di chemioterapia e radioterapia. Ha visto cadere con orrore dentro il lavandino le sue ciocche dorate. Ha  perso i capelli, le sopracciglia, durante il suo percorso verso la guarigione, ma non si è fatta abbandonare  mai dalla speranza.

I suoi capelli sono ricresciuti e  ha deciso di infondere coraggio e donare un’opportunità in più, insieme ad altre donne in lotta o sopravvissute al cancro, a tutte quelle donne che non fanno prevenzione o che si avviliscono di fronte a referti medici che parlano di malattie oncologiche.

“Io mi sento graziata, miracolata, perché ho potuto scoprire di avere il tumore in tempo, al primo stadio e questo mi ha  dato un grande vantaggio nella mia battaglia, che oggi sembra essere vinta. Stanca, dunque, di vedere sui letti d’ospedale donne afflitte, sopraffatte, avvilite dalla malattia- racconta Selenia- ho scelto di affrontare la “guerra” con il sorriso, sfoderandolo come antidoto alle paure, al dolore. Ho scelto di non rimanere inerme, passiva e di recarmi sul campo determinata e ottimista. L’ho deciso-sottolinea- mentre attendevo il mio turno in sala operatoria, dove io avevo avuto l’opportunità di entrare per salvarmi e dunque dovevo aiutare le altre a salvarsi”.

“Da qui l’iniziativa dell’altra sera  che posso dire è ben riuscita. Un piccolo obiettivo è stato raggiunto: la prevenzione è il dono più prezioso che una donna in difficoltà può ricevere, specie quando non ha i mezzi per potersi pagare esami ed ecografie o quando  per la propria età anagrafica rimane tagliata   fuori dai programmi di screening gratuiti offerti dalla sanità pubblica”.

Assieme a Selenia, agli attori della compagnia che si è spesa egregiamente per la causa, c’era anche Maria Damanti, altra giovane che ha da poco ingaggiato la propria lotta contro un tumore al seno.

Anche lei, 37 anni,  ha scoperto la malattia per puro caso e per questo  consiglia a tutti di controllarsi ad ogni età, alla minima avvisaglia che il corpo dà.

Il sogno di Maria adesso è quello di creare un comitato locale dell’associazione che è diventata per lei una seconda casa, un rifugio con volontarie qualificate  in cui ritrovare serenità e speranza.

La speranza rimane quella di guarire e di continuare a vivere, come persone sempre migliori, che apprezzano il senso di quelle cose che spesso sfuggono, ma che sono le più importanti. La Salute rimane il  primo bene  da tutelare.

Mascia Quadarella

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Giornalista