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Accusato di “sponsorizzare” un candidato a sindaco, l’Ordine dei Medici si dichiara super partes. Madeddu” La mia presenza alla convention politica era a titolo personale”

Siracusa- Dalla panchina dalla quale gioca, come un buon coach, la campagna elettorale, tifando per il suo vice Francesco Italia, candidato a sindaco, l’attuale primo cittadino di Siracusa, Giancarlo Garozzo, non avrebbe digerito la presenza del presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa, Anselmo Madeddu, ad una convention organizzata in un hotel cittadino, pare a favore dell’avversario politico Ezechia Paolo Reale. Garozzo per esternare il suo, comunque garbato, dissenso si è affidato ad un comunicato stampa, in cui scrive:
“Se fosse confermata la notizia di una riunione organizzata dall’Ordine dei medici per sponsorizzare la candidatura di Ezechia Paolo Reale, non potrebbe che trattarsi di una scelta di cattivo gusto, ancora di più considerando che il presidente dell’Ordine dei medici è anche direttore sanitario dell’Azienda sanitaria provinciale. Trovo assurdo che un ordine professionale si schieri in maniera così visibile in favore di una candidatura”.
“Non ne capisco né le motivazioni né lo scopo, ma con questo Centrodestra sembra di tornare indietro nel tempo quando una parte politica si mobilitava nel mondo dei medici con pseudo promesse legate alle carriere. E’ un malcostume che si è interrotto con il governo Crocetta ma che evidentemente qualcuno vorrebbe far tornare in voga adesso che alla guida della Regione c’è Nello Musumeci”. Illazioni, o meglio accuse, di un certo calibro, sfogate da Garozzo, che sembra non tenersi più sassolini dentro le scarpe, segnalando con celerità ogni forma di presunte scorrettezze, lanciando spunti per una riflessione attenta dell’elettorato, o meglio della cittadinanza.
“Ognuno – conclude Garozzo- è chiaramente libero di scegliere chi sostenere ma ho sempre ribadito che la politica debba stare fuori dalla sanità e ritengo che sia indispensabile tenere l’Azienda sanitaria provinciale fuori da qualunque tipo di strategia elettorale, senza che nessuno pensi di poterla utilizzare per scopi politici. Sotto questo punto di vista penso che un dirigente dell’Asp dovrebbe avere il senso di responsabilità di esimersi da attività di questo tipo o da qualsivoglia sponsorizzazione nei confronti di una parte politica”.

A fare eco sui social il disappunto dello stesso tenore di altri due candidati a sindaco di Siracusa, Fabio Granata e Ciccio Midolo, che hanno detto la loro sulle bacheche delle pagine Facebook, biasimando l’intervento di Madeddu all’incontro.

Presidente dell’Ordine dei Medici che ha appreso delle polemica in corso rispondendo a sua volta con un comunicato stampa, in cui non nega la sua presenza all’incontro ma la giustifica a titolo personale e non in rappresentanza della categoria professionale.

“In merito alle notizie riportate dal sindaco di Siracusa e dai candidati sindaci Granata e Midolo scrive l’Ordine- riguardanti un presunto endorsement di un candidato sindaco da parte dell’Ordine dei Medici di Siracusa per il tramite del suo presidente, il Consiglio dell’Ordine, riunitosi in data odierna, comunica che nessun incontro politico si è tenuto presso la sede dell’Ordine, né è stato mai organizzato dall’Ordine.
L’incontro a cui è stato fatto riferimento si è tenuto presso l’hotel Mercure lo scorso 22 maggio senza nessun coinvolgimento dell’Ordine, e il dottore Madeddu ha più volte precisato di essere intervenuto non in veste istituzionale ma nella qualità di libero cittadino e nessun cenno è stato mai fatto sull’assessore alla Salute. Merita precisare che in seno all’Ordine dei Medici ci sono consiglieri e revisori che, al di fuori del loro ruolo ordinistico, hanno ritenuto di manifestare il loro impegno politico personale in tutti gli schieramenti politici dal centrodestra al centrosinistra al movimento cinque stelle. Ciò nello spirito di massima partecipazione che ha costantemente ispirato l’Ordine dei Medici di Siracusa,  che ha tenuto sempre la politica fuori dalla propria istituzione, consentendo a chiunque di esprimere le sue opinioni al di fuori dei propri ruoli, come si addice ad una società civile e democratica. Ci si augura che questa precisazione possa essere utile a rasserenare il confronto politico cittadino che deve sempre essere ispirato ai principi di civiltà, di lealtà e di fair play”.

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Giornalista