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L’Ail a Noto ha celebrato la vita e ringraziato per il loro impegno due giornaliste siracusane

Noto- “Quello che facciamo è una goccia nell’oceano, ma se non ci fosse, quella goccia nell’oceano mancherebbe”. Con le semplici parole, intrise di verità, di Madre Teresa di Calcutta, l’Ail, l’associazione Italiana contro le Leucemie i Linfomi e i mielomi, ha voluto ringraziare, consegnando loro delle targhe ricordo, due giornaliste siracusane, la nostra direttrice di Oranews.net Mascia Quadarella e Alessia Zeferino, alla guida di Siracusa Times, per il lavoro di divulgazione e sensibilizzazione svolto attraverso il lavoro quotidiano nelle loro rispettive testate.
L’Ail, presieduta a livello provinciale, da un attento e sempre attivo Claudio Tardonato, accompagnato da volontari splendidi come Concetto Tartaglia, ha voluto organizzare un momento di incontro con la cittadinanza, vissuto all’insegna della gioiosità. E così è stato: un inno alla vita, scandito su note di musiche tematiche e a passi di danza, affidati ai più piccoli, coinvolgendo sul palcoscenico, allestito di fronte alla maestosa e imponente cattedrale della città barocca, anche un gruppo di attori e attrici diversamente abili, che hanno intrattenuto il pubblico coinvolgendolo.
Il ringraziamento è andato, poi, soprattutto a chi assiste ogni giorno i pazienti, quindi ai medici specialisti, quelli che operano “in casa” ma anche quelli provenienti da tutta Italia per l’occasione.
Occasione utilizzata anche per ribadire l’importanza della donazione, di sangue nella fattispecie, ma anche di contributi in denaro che favoriranno la ricerca, che ogni anno strappa alle sofferenze e alla morte diverse persone.
Noi giornalisti facciamo solo il nostro lavoro – ha affermato Mascia Quadarella, alla consegna della targa- ed è nostro dovere amplificare la voce di chi rimane inascoltato, per evitare che alcuni disservizi, che costellano la realtà sanitaria non solo territoriale, acuiscano il disagio dei pazienti, già messi alla prova dalla malattia”.
“Non possiamo rimanere in silenzio- ha continuato- di fronte alla sofferenza, dobbiamo invece fungere da cassa di risonanza per tutti i cittadini, perché pur volendo fare tutti gli scongiuri del caso nessuno è immune da questo tipo di patologie”. “Dedico questo riconoscimento- ha sottolineato- proprio alle persone che soffrono e che proprio per questo riescono ad amare ancora di più la vita, nella sua essenza”. “L’associazionismo è fondamentale nel percorso di guarigione dell’ammalato, perché il mutuo-aiuto consente di propagare uno spirito di resilienza, che diventa positivamente contagioso per chi sta accanto ad un malato, che sviluppa la forza necessaria ad aggredire ogni male, non riuscendone sopraffatto”. L’evento è stato un’anticipazione della Giornata nazionale contro la leucemia, il linfoma e i mielomi, che si terrà il prossimo 21 giugno.

Cinzia Giddio

foto Antonio Terranova

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