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Applausi, emozioni alla presentazione e tanta bella umanità nel romanzo di Veronica Tomassini “L’Altro Addio”

Siracusa. E’ stata, nel tardo pomeriggio di ieri, la piazzetta  Mergulensi, nel rione arabo di Ortigia,  ad ospitare  la presentazione del romanzo “L’altro addio” della scrittrice e giornalista Veronica Tomassini. L’autrice ha saziato le curiosità sul volume fresco di pubblicazione con la docente di lettere Maria Longo.

Il libro edito dalla Marsilio editore  fa parte di una trilogia, quella formata con “Sangue di Cane” e “Christiane deve morire” che l’hanno preceduto.

Con il suo stile e i contenuti portanti della sua poetica, Veronica Tomassini mette a nudo la verità del dolore vissuto dai suoi personaggi, veri e propri antieroi.

Immigrati polacchi giunti in Sicilia, uomini e donne traditi dal corso storico degli eventi, prede ed artefici di violenze e di vite negate, cui fa da sfondo la difficile legge senza regole della  strada, esistenze semplicemente spezzate dalla storia stessa. I I protagonisti rappresentano, nel loro insieme,  la realtà crudele e nefasta che nessuno oserebbe guardare in faccia per repulsione, o peggio ancora di cruda e statica indifferenza. Invece Veronica Tomassini vi si immerge nel dolore, e racconta verità scomode che noi siciliani “ci ritroviamo tra la braccia”, secondo sua propria menzione. “L’altro addio” pone l’obbligo al lettore di riflettere su grandi temi esistenziali, sul  coraggio dell’ intero popolo Polacco, che si è visto tradito non soltanto dai radicali mutamenti politici e sociali avvenuti troppo rapidamente ed impossibili da assimilare perché resi terribili e ferocemente grandi, ed il senso umano di pietà la cui portata è inevitabile e inevitabilmente fa parte del modo di esistere dei personaggi che ne compongono la trama. Attraverso la sua disanima disincantata ma umana, Veronica Tomassini sa parlare anche della non rassegnazione da parte di una donna, che si rende voce narrante della vita dell’uomo che ha amato, vinto anche lui da una Storia troppo violenta, che con violenza ha lasciato maturare in se stesso un profondo senso di sfida, nell’atto di contrastare rabbiosamente le estreme difficoltà cui è sottoposto.

Alla presentazione letteraria hanno pure partecipato Salvatore Accolla, pittore autodidatta, la cantautrice Alessandra Ristuccia e l’attore Lorenzo Gelardi, che con le loro esibizioni hanno sottolineato ed acuito il messaggio di testimonianza  di cui l’autrice del romanzo si è fatta carico.

A presentare la serata la nostra direttrice di Oranews.net, Mascia Quadarella, che ha stemperato inducendo il sorriso i toni scuri dei temi drammatici trattati, conferendo importanza agli sguardi, quelli che penetrano l’anima e ne fanno uscire il bello e il cattivo.

Cinzia Giddio

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