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Città con “servizi” inaccessibili ai disabili, la denuncia della Consulta civica

Siracusa- “Si spende tanto in contributi ad associazioni, eventi e spettacoli, anche attraverso prelevamenti del fondo di riserva del sindaco, si fanno proclami futuristici, slogan sulla città smart, addirittura si investe sul noleggio di uno strumento di rilevamento stradale come lo street control, (quando si vuole si può), per elevare contravvenzioni miratamente a fare cassa e poi? E poi, tra l’assegnazione di una targa e l’altra, mancano sempre i soldi per gli interventi per rendere fruibile e decorosa una città”. Il lungo preambolo-affondo è del  presidente della Consulta Civica di Siracusa, Damiano De Simone, per affrontare la questione sosta a pagamento, per i soggetti disabili, quando questi ultimi non trovano posto nelle strisce gialle loro destinate in città. Infatti, per alcuni di questi servizi, come ha voluto sottolineare De Simone, non si è tenuto conto della componente “accessibilità”, ad esempio ci sarebbero delle macchinette per i ticket posizionate in maniera tale da non poter essere raggiunte da persone in carrozzina, come testimonia la foto inoltrata dallo stesso presidente della giunta civica.

Un’ulteriore barriera architettonica che contribuisce ad alimentare il disagio di persone che invece vanno sostenute, in quella che a Siracusa, come in altre città d’Italia, diventa una vera e propria battaglia per l’affermazione dei propri diritti ad una vita quanto più possibile senza ostacoli fisici, oltre che culturali, alla loro autonomia personale.

 De Simone suggerisce, dunque, tagliando la testa al toro, prima dell’adeguamento dei servizi, l’esonero dal pagamento dei parcheggi comunali a tariffa oraria, in favore dei disabili. De Simone, poi, rimanendo in tema parcheggi, chiede all’amministrazione di precisare dove finiscono e come vengono impiegati attualmente i soldi derivanti dalla sosta sulle strisce blu.

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Giornalista