Siracusa – I giornalisti siracusani, questa mattina, hanno reso omaggio, alla presenza delle istituzioni del territorio, al compianto collega e concittadino Mario Francese, brillante e aguzza penna il cui inchiostro, che tracciava sentieri di scomode verità, fu asciugato da Cosa Nostra, che ne sentenziò l’uccisione del 1979. Il sacrificio del cronista, che pagò con la vita l’ attaccamento a un mestiere spesso ingrato e letale, induce la categoria a fare ogni anno un’analisi autocritica e offre la giusta energia per andare avanti, dritti all’essenza dell’informazione, che sicuramente diventa arma temuta da chi domina sull’ignoranza e con la prevaricazione. Quest’anno nello spazio vicino Casina Cuti, nei pressi dell’area archeologica della Neapolis, intitolato appunto a Mario Francese, accanto alle autorità civili e militari della provincia e al segretario dell’Assostampa aretusea, durante la cerimonia di commemorazione, si è sentita l’assenza della sorella del giornalista, la devota Maria, impossibilitata dai postumi di una malattia. Presenti il prefetto Armando Gradone e l’assessore comunale alla Legalità Giovanni Sallicano. “Il cronista siracusano – ha ricordato il prefetto- è stato antesignano dell’inchiesta giornalistica sulla mafia, che ha contribuito ad approfondirne la conoscenze e, quindi, a combatterla meglio”.Per l’assessore Sallicano: “Francese è l’emblema della passione per il suo nobile lavoro, nella consapevolezza che solo la virtuosa commistione con la religione della libertà può trionfare la verità. Le sue denunce non ammiccavano alla notorietà; erano precise e circostanziate, frutto di approfondimento e di studio, anche a costo dell’incolumità e della vita. Ha tracciato – ha concluso l’assessore Sallicano – una strada coraggiosa che respinge il servilismo. Bisogna seguirla”.
Il consigliere nazionale, Santo Gallo, è intervenuto in rappresentanza dell’Ordine dei giornalisti e Carmelo Maiorca, componente della segreteria provinciale dell’Assostampa, ha auspicato, nel nome di Francese, un evento per approfondire le questioni del giornalismo assieme alle istituzioni siracusane.
Mascia Quadarella
