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Consiglio comunale conferma modifica area del nuovo ospedale e dichiara “guerra” all’eccesso di volantini

Dopo l’atto di indirizzo votato lo scorso maggio, il Consiglio comunale ha confermato stamattina la modifica dell’area, rispetto al piano regolatore generale, sulla quale realizzare il nuovo ospedale. La proposta del settore Pianificazione edilizia è passata con 17 sì e 6 astensioni; adesso gli atti vanno all’Azienda sanitaria provinciale per la redazione del progetto in variante, che dovrà sempre avere il via libera dell’assemblea cittadina.

L’assise ha poi approvato una proposta di convenzione per l’introduzione di una linea turistica di bus che colleghi la città con Avola e Noto, oltre a un atto di indirizzo (primo firmatario Giuseppe Impallomeni) per combattere il fenomeno della eccessiva diffusione di volantini pubblicitari che sporcano le strade.

Poco dopo, mentre si votava su un atto di indirizzo favorevole alla gestione pubblica del servizio idrico, proposto da Elio Di Lorenzo e illustrato da Salvatore Castagnino, è mancato il numero legale e il presidente, Santino Armaro, ha dichiarato chiusa la sessione.

 

In apertura di lavori, prima di affrontare l’ordine del giorno, ha preso la parola Salvo Sorbello per porre due questioni all’Amministrazione: la prima, di ritirare la decisione con la quale si riduce a otto ore al mese l’assistenza agli anziani; la seconda, che si riprenda il servizio di rimozione dell’amianto presente in città, richiamando il caso della costruzione confinante con la chiesa di San Paolo.

 

Approvati i verbali delle precedenti sedute (punto uno all’ordine del giorno) la parola è passata all’assessore all’Urbanistica, Antonio Moscuzza, e al responsabile del Prg, Nunzio Navarra,  per illustrare la proposta sul nuovo ospedale, che fa proprio l’atto di indirizzo approvato lo scorso 23 maggio dal Consiglio. All’infrastruttura viene destinata un’area comunale di 46mila 500 metri quadrati, nei pressi dell’ex Onp, che si andrà ad integrare su con un’altra porzione di terreno di proprietà privata. L’ex Onp non sarà escluso dalla progettazione ma ospiterà solo i parcheggi e le aree a verde (rispettando i vincoli della Soprintendenza e le prescrizioni tecniche dell’Asp). Su questa ipotesi, un mese fa l’Ufficio tecnico dell’Asp 8 ha dato un parere favorevole subordinato però al rispetto di due prescrizioni: che la struttura sia dotata di un accesso per ogni strada che delimita l’area (viale Epipoli, via Vittorio Guardo e traversa Pizzuta); e che l’area individuata sia il più possibile regolare.

 

Il dibattito è stato aperto da Castagnino che, pur non dicendosi contrario alla soluzione prospettata, ha manifestato il suo convincimento circa l’avvenuta perdita del finanziamento per la costruzione dell’ospedale, citando una circolare della Regione del giugno del 2016. Poi ha auspicato che il progetto non risulti troppo oneroso per la città e non esponga l’Ente al rischio di danno erariale, proponendo in tal senso una sua idea – bocciata però lo scorso maggio dal Consiglio – di cedere all’Asp i 46mila metri quadrati al prezzo di mercato. Infine, il consigliere ha rilevato un errore nella nota dell’azienda sanitaria che parla di un’area di 100 e non 110mila metri quadrati, auspicando che il Comune chieda una correzione per evitare di inficiare l’atto.

Ha annunciato la sua astensione Alfredo Foti, che ha ribadito l’opportunità di realizzare il nuovo nosocomio fuori dall’area urbana, non essendo la città “attrezzata dal punto di vista viario”, e dunque di riportare il confronto nell’alveo della modifica del Prg. Poi ha evidenziato come la proposta fosse in contrasto con precedenti indirizzi del Consiglio (richiamandone in particolare uno dell’aprile del 2016) e come non vi fosse chiarezza sulle aree da destinare a servizi che devono essere messe a disposizione dell’Asp.

Voto favorevole ha annunciato Di Lorenzo, pur dicendo di condividere alcune delle perplessità manifestate da Foti. Poi ha mosso un attacco politico al gruppo del Pd, accusato di non riuscire a portare in aula una proposta unitaria nell’interesse della città.

Alberto Palestro ha ripercorso l’iter della decisione evidenziando il tempo perso, dicendosi poi perplesso per la scelta della zona, già fortemente urbanizzata e con problemi di traffico. Dubbi ha sollevato anche sulla scelta delle aree a servizi che l’Asp dovrebbe cedere al Comune a titolo di compensazione. Poi ha annunciato il suo voto favorevole.

Nella replica, l’assessore Moscuzza ha precisato che la scelta del luogo in cui costruire l’infrastruttura non è di competenza della Giunta ma del Consiglio. Quindi ha assicurato sull’intenzione dell’Amministrazione di non causare danni finanziari al Comune e sull’esistenza del finanziamento che, però, può essere assegnato solo se l’iter non si ferma.

 

Il Consiglio ha approvato (14 sì, 3 astensioni e un no), con immediata esecutività, la stipula della convenzione con i comuni di Avola e Noto per l’istituzione di una linea di trasporto turistico tra le città, provvedimento illustrato in aula dall’assessore alla Mobilità, Salvatore Piccione. Nasce con l’obiettivo di creare un unico attrattore turistico con la previsione di valorizzare i siti che si trovano lungo il percorso. Il servizio potrà essere assicurato anche con un mezzo scoperto e nasce con le caratteristiche del tour, con tariffa unica per l’intero giro con possibilità dei passeggeri di salire e scendere alle fermate programmate. Il periodo di attivazione va dall’1 aprile al 31 ottobre di ogni anno oppure in concomitanza con  eventi turistici o feste religiose. I tempi di percorrenza non dovranno superare i 120 minuti per coprire i circa 50 chilometri di percorso, che esclude le autostrade, le strade a scorrimento veloce e quelle extraurbane principali. L’ingresso a Siracusa avverrà da via Elorina e, attraverso il piazzale Marconi, farà capolinea in via Rodi. Da qui il percorso si snoderà su riva Darsena, corso Umberto, Foro Siracusano, Pantheon, corso Gelone, viale Teocrito, via Von Platen, viale Teocrito, viale Augusta, e, dal viale Paolo Orsi, attraverso via Elorina, si uscirà dalla città. Oltre al capolinea, previste le fermate al parcheggio Von Platen, al viale Teocrito e a Casina Cuti. Gli orari di partenza, con frequenza di 1 ora e dieci minuti, a partire dalle 9; ultima corsa alle 18,20.

Con due emendamenti approvati in aula è stata prevista una fermata a Cassibile e si è stabilito che la tariffa non superi il 200 per cento del prezzo pagato per il servizio di linea.

 

Nel dibattito, Cetty Vinci ha sollevato un problema di trattabilità del punto giacché la proposta sarebbe stata diversa da quelle concordata in quanto già modificata dai consigli comunali di Avola e Noto. Differente il parere della segretaria generale, Danila Costa: è trattabile perché se ci saranno differenze tra le tre delibere, ha spiegato, la convenzione non potrà essere sottoscritta e dunque gli atti torneranno ai rispettivi consigli comunali per uniformarli.

Contrario al provvedimento si è detto Castagnino che non vede vantaggi né per il Comune né per i siracusani, i quali non godrebbero di tariffe agevolate.

Palestro si è chiesto se questa, come altre convenzioni dello stessi genere, non finiscano per privilegiare solo le aziende che poi effettueranno il servizio precludendo ad altre di partecipare.

Prima delle votazioni finali, è intervenuta ancora la segretaria generale per chiarire che su queste attività la competenza specifica è della Regione e che la convenzione firmata dai comuni deve intervenire solo su orari, percorsi e fermate.

Ultimo punto approvato è stato un atto di indirizzo proposto da Giuseppe Impallomeni con il quale si chiedono all’Amministrazione provvedimenti idonei a fronteggiare la diffusione dei volantini pubblicitari che, a causa di comportamenti incivili, sporcano le strade e rischiano di intasare i canali di scolo dell’acqua piovana.  “Non si vuole creare un danno ai negozianti e ai centri commerciali”, ha detto Impallomeni che si è rivolto agli assessori alla Polizia municipale e all’Ambiente affinché incontrino i responsabili delle controparti interessate e si concordi una più puntuale e meno invadente diffusione di questo materiale cartaceo.

La proposta è passata all’unanimità e, prima del voto, Palestro ha ricordato la necessità di di pulire costantemente non solo le caditoie ma anche i grandi canili di gronda la cui ostruzione è spesso causa di allagamenti.

 

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