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Da domani a Siracusa le eccellenze nazionali di senologia in una convention di due giorni

Siracusa – Le migliori eccellenze di senologia italiane convergeranno, a partire da domattina, a Siracusa in una due giorni formativa e di approfondimento, organizzata dal “Centro studi di Senologia”  di Siracusa.

A partire dalle 9.00, infatti, la sala conferenze  Sferruzza-Romano del Consorzio Plemmirio, nella suggestiva area del Castello Maniace, in Ortigia, ospiterà  insigni relatori e specialisti  delle diverse branche mediche che concorrono, con approccio multidisciplinare,  alla cura delle neoplasie  della mammella:  dalla diagnosi all’eventuale intervento chirurgico o percorso terapeutico.

 “I modelli organizzativi ed operativi: integrazione multidisciplinare in senologia” saranno analizzati nel corso della convention, durante la quale si rifletterà, anche, sui punti di forza e di debolezza delle reti territoriali di senologia, mettendo in evidenza l’importanza strategica della costituzione di efficienti “Breast Unit”, che prendano totalmente in carico le pazienti, conducendole alla guarigione.

Nel siracusano, in tal campo, si è distinta l’equipe guidata all’ospedale di Lentini dal prof. Trombatore, mentre nella vicina Catania, sicuramente esemplare è l’attività svolta dalla dottoressa Francesca Catalano, a capo dell’ Unità Operativa Complessa Multidisciplinare di Senologia del “Cannizzaro”.

A fare gli onori di casa, domani, interverrà Giuseppe Capodieci, direttore dell’ U.O.C. Radiologia dell’ospedale Umberto I, tra i fondatori del Centro Studi di Senologia, che si pone come punto di riferimento per addivenire ad  un metodo operativo efficace a contrasto delle patologie tumorali al seno, puntando sulla prevenzione, a cui spesso in Sicilia, secondo le statistiche, risponde una percentuale ancora bassa delle donne, delle fasce d’età a rischio, invitate ad eseguire uno screening gratuito”.

“In Sicilia- spiegano dal Centro Studi- l’invito viene accolto in media dal 20% delle donne a cui viene inviato, in provincia di Siracusa da  circa il 25/30%, contro  il 35% del resto d’Italia. Questo significa che bisogna far comprendere alle donne che non devono  ricorrere ai medici solo quando viene loro diagnosticato un nodulo o comunque una formazione sospetta, ma di anticipare i tempi, limitando le complicanze di una diagnosi tardiva. Da qui- continuano- il valore pedagogico di questi incontri, che sebbene rivolti agli addetti ai lavori hanno una valenza sociale”.

“Nel corso dell’incontro – sottolineano- si cercherà di fare  il punto sulle dotazioni tecnologiche di cui dispongono le strutture, sulla qualità degli esami diagnostici e la validità delle letture “incrociate”, “ a doppio cieco” delle stesse, sulle successive visite di senologia clinica, per ottimizzare i servizi attivi o in programmazione”.

Ad accogliere i colleghi provenienti dai migliori centri senologici dello “stivale”, accanto al dottor Capodieci, dunque, ci saranno:  ii direttori scientifici del convegno,  i medici   Francesca  Catalano Guglielmo Rizzo, quest’ultimo direttore  scientifico del CSS- Ortigia Sirm (Società italiana di radiologia medica) ;  il presidente onorario, prof. Aldelfio Elio Cardinale;   il prof. Trombatore, primario dell’UoC di Chirurgia generale dell’ospedale di Lentini;  il dottor Corrado Tralongo , direttore dell’Oncologia medica all’ospedale Umberto I di Siracusa.

Il prof. Vincenzo Lattanzio, farà una lettura magistrale sul tema “La senologia e il radiologo: lavori in corso”.

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Giornalista