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Finita la latitanza di Michele Cianchino, del clan “Bottaro-Attanasio”

Siracusa- E’ terminata, nella tarda serata di ieri, la latitanza di Michele Cianchino, 36 enne siracusano, personaggio di spicco del clan locale “Bottaro-Attanasio”, ricercato dalle forze dell’ordine perché si era reso irreperibile dall’autunno dello scorso anno, per evitare di scontare i 4 anni e 10 mesi di reclusione a cui era stato condannato.

L’uomo era stato, infatti, riconosciuto  responsabile di estorsione aggravata, consumata nel 2012 ai danni del titolare di un autosalone del capoluogo aretuseo. Per tale reato, reiterato in diverse occasioni, avrebbe dovuto trascorrere 5 anni in carcere, invece aveva fatto perdere, da settembre 2018, le proprie tracce, non consentendo l’esecuzione della misura cautelare emessa nei suoi confronti.

A rintracciarlo, dopo mesi di intense indagini, ieri, sono stati i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, unitamente ai loro colleghi della sezione operativa del Norm della Compagnia di Siracusa.

Il ricercato è stato arrestato all’interno di un’abitazione di via Principato di Monaco a Siracusa, nella zona alta della città, di proprietà del fratello.

All’interno dell’ appartamento i militari hanno sorpreso Michele  Cianchino che, per la rapidità della loro irruzione,  non era riuscito a raggiungere,  in tempo utile ad evitarli e quindi a sottrarsi nuovamente alla cattura,  un vero e proprio covo, che lo stesso aveva ricavato dietro un armadio della cucina, raggiungibile attraverso un piccolo accesso con una doppia porta.

All’interno del nascondiglio poi, a seguito di perquisizione, nella disponibilità del Cianchino, è stata rinvenuta abilmente occultata, una pistola a salve tipo beretta mod. 92, modificata con la sostituzione della canna che la rendeva perfettamente efficiente per l’utilizzo e che, al momento del recupero, si presentava pronta all’uso e corredata di cartucce cal. 9.
Nel corso dell’operazione i carabinieri hanno tratto in arresto per favoreggiamento personale anche due conviventi incensurati, Roberto Formica, 50enne, siracusano e Maria Campanile, 45enne, siracusana, di fatto entrambi domiciliati nella stessa abitazione di via Principato di Monaco, poiché gli stessi, non legati da rapporti di parentela con  il fuggiasco, ne garantivano lo stato di irreperibilità. Questi ultimi sono stati sottoposti, una volta espletate le formalità di rito, agli arresti domiciliari, mentre Cianchino è stato associato alla casa circondariale Cavadonna.

Mascia Quadarella

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Giornalista