
Siracusa- “Ora la Regione Siciliana potrà mettere in campo circa 136 milioni di euro e potere occupare circa 5 mila operatori del settore della Formazione Professionale Regionale. Ed inoltre ci sarà una boccata di ossigeno nella offerta formativa a lavoratori e disoccupati utile al rilancio del mercato del lavoro”. A parlare è l’ex assessore regionale al ramo Bruno Marziano.
Infatti , dopo tre anni, si è conclusa la vicenda dei ricorsi contro il provvedimento , conosciuto come “Avviso 8” licenziato dall’assessorato che allora guidavo. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA) della regione siciliana , con tre diverse sentenze, tutte convergenti, ha definitivamente avallato la legittimità dell’ “Avviso 8” consentendo così alla Amministrazione Regionale di avviare le attività .
“Esprimo , in questa sede, la mia soddisfazione per il fatto che questo atto importante della mia amministrazione, aggredito con motivazioni speciose e strumentali, alla luce delle sentenze del CGA, possa ora dare i suoi frutti”.
“Il settore della Formazione- continua- in grande sofferenza potrà trovare finalmente, assieme alle altre iniziative in corso, uno sbocco positivo sia per le miglia di operatori che per i giovani e i disoccupati (fra i 18 e i 65 anni) che potranno tornare a formarsi”.
Rimane l’amarezza -sottolinea-che tutto questo poteva avvenire ben tre anni fa con risultati diversi e senza conseguenze negative per i lavoratori . Di tutta questa fase hanno beneficiato, come ho denunciato più volte, il nucleo di avvocati specialisti nei ricorsi sulla Formazione che oggi potremmo dire sui ricorsi ai danni della Formazione”.
“Confido – continua l’ex assessore al ramo- adesso nella immediata attuazione del dettato delle sentenze perché conosco la sensibilità e l’impegno dell’attuale assessore al ramo Lagalla che in questi anni ha voluto portare avanti e difendere il lavoro già avviato precedentemente” .
“Altro elemento – conclude – positivo della vicenda è che nel momento in cui tornano ad essere gravi i gravi problemi sociali, l’immissione nella formazione di fondi e lavoratori non potrà che influire positivamente snella crisi economica in atto essendo la formazione essenziale a migliorare l’offerta nel mercato del lavoro.