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Giudicato inammissibile dal Tar etneo il ricorso presentato da Pippo Sorbello per verificare la validità del responso delle urne a Melilli

Melilli- “Inammissibile”, così il Tar di Catania avrebbe  giudicato il ricorso giudiziario per appurare la  validità del responso delle urne per le ultime amministrative a Melilli.   Giuseppe Carta,  eletto allora sindaco,  rimane, dunque, in carica.

L’azione legale era stata  promossa  da Pippo Sorbello,  secondo per voti come candidato a primo cittadino durante la  scorsa tornata elettorale.

Il tentativo di Sorbello di  rivedere l’esito del voto, dunque, è stato bloccato sul nascere, mentre esulta   la controparte, che ha subito diramato, con un comunicato stampa, la decisione dei giudici amministrativi etnei.

“Sulla vicenda – scrive Carta, forte del verdetto- solo un susseguirsi di strumentalizzazioni,  una sorta di macchina del fango attivata fin da subito e perpetrata con il solo pretesto di delegittimare e denigrare l’Amministrazione, che mi onoro di rappresentare. Insomma – ribadisce-  tanto rumore per nulla!”

Ho atteso – continua il primo cittadino del comune industriale- l’esito della sentenza del TAR continuando ad operare in questi mesi con serenità, nell’interesse della collettività senza farmi mai distrarre dalle “false” accuse formulate ad hc dalla controparte, tendenti – dice lui- a distogliere lo sguardo verso le reali problematiche che interessano il nostro Comune.

Ho atteso fiducioso, consapevole della professionalità dei legali che ci hanno assistito e ho sempre potuto contare sulla serietà della Giunta e della maggioranza del Consiglio Comunale che mi hanno sempre appoggiato e sostenuto in questi difficili mesi.Ho sempre creduto nella Giustizia a tutti i livelli ed in tutte le sedi, ed oggi è solo il primo di tanti risultati a cui si perverrà, facendo definitivamente chiarezza su tutta questa vicenda che ha originato nel paese inutili e sterili tensioni”.

 Ora, avanti tutta con la buona amministrazione” – ha aggiunto il vice-sindaco Stefano Ellia.

 

“Il dado – conclude Salvo Cannata, presidente del Consiglio comunale- è tratto.

“Il Consiglio Comunale – continua Cannata-  deve avere l’obiettivo di portare avanti le iniziative e i progetti che interessano la cittadinanza. Nessuna battuta d’arresto, ho sempre svolto il mio lavoro con la professionalità e serietà che il ruolo richiede, non lasciandomi suggestionare dal clamore mediatico fomentato in questi mesi.

Sono stato sempre convinto della regolarità delle operazioni di voto e come me tutti gli altri componenti della coalizione di “Uniti per Cambiare”.

Adesso invito tutti i cittadini e gli amministratori a chiudere questa brutta parentesi che come un’ombra ha tentato invano di oscurare la “nostra impresa” e a lavorare per il bene del territorio”.

Le motivazioni del rigetto del ricorso saranno note nei prossimi giorni, intanto gli amministratori melillesi hanno voluto dare l’anticipazione per tentare di ristabilire un clima di serenità nella cittadina, dove il clima che si respirava ultimamente non era dei migliori.

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Giornalista