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Inda, Pinelli:” Statuto anti-paralisi degli organi decisionali”

Siracusa- Dopo i dubbi insinuati, nei giorni scorsi, sulle  possibili  “riforme” peggiorative,  che sarebbero state apportate in gran segreto, allo  Statuto della Fondazione Inda, oggetto di diverse supposizioni “apocalittiche” sulla futura gestione dell’Istituto del dramma antico aretuseo,  ha deciso di prendere parola il  commissario straordinario, Pier Francesco Pinelli. Tentativo del commissario è  stato quello di  rassicurare tutti,  illustrando il lavoro fin qui svolto, e  abbassare, così,  il polverone di congetture sollevato, come spesso accade  da fronti politici opposti. Chiarimenti che serviranno, dunque, all’Inda, che già di “tragedie” oltre che a produrne ne ha subite,   ad andare avanti più serenamente nei preparativi della prossima stagione di rappresentazioni al Teatro Greco.

 “Il nuovo Statuto – afferma Pinelli- è stato predisposto seguendo le procedure previste dalla legge (in particolare dal Decreto legislativo 33/2004, relativo all’ordinamento dell’INDA e dal decreto ministeriale Mibact UDCM n°76 del 5 febbraio 2016 con il quale sono stati sciolti gli organi statuari e nominato il commissario); il compito è stato completato il 17 novembre. Lo Statuto è stato poi inviato al Mibact per l’approvazione, con circa 75 giorni di anticipo rispetto alle scadenze previste, in modo da favorire un più rapido superamento della gestione commissariale e ricondurre la Fondazione alle modalità di gestione ordinarie”.

“Per rispettare le Istituzioni che sono membri della Fondazione- precisa-  e raccogliere eventuali indicazioni, ho ritenuto di informarle preventivamente dei contenuti dello Statuto”.

“Sono stati quindi contattati – sottolinea il commissario straordinario, in linea con quanto ribadito nei giorni scorsi dal sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo- il ministero dei Beni culturali, il Comune di Siracusa e la Regione Siciliana, che rappresentano le comunità cui la Fondazione fa riferimento, nella persona dei loro rappresentanti istituzionali e che in condizioni ordinarie esprimono i propri rappresentanti nel consiglio di amministrazione”.

“Mi sono altresì confrontato – aggiunge- con il presidente del Collegio sindacale e con il rappresentante dell’Associazione Amici dell’INDA in quanto soggetti cui la legge assegna un ruolo nella vita della Fondazione e ne prevede la presenza al consiglio di amministrazione”.

“Non sono mancate le occasioni pubbliche, come lo scorso 26 novembre quando nel corso degli Stati Generali del Turismo convocati dalla Regione Siciliana ho annunciato pubblicamente di aver completato il percorso di predisposizione del nuovo Statuto”.

“Il Decreto legislativo 33/2004 – ricorda-  definisce un quadro di norme vincolanti nei contenuti dello Statuto dell’INDA che non consente modifiche dell’assetto dei poteri di governance”.

“Le modifiche dello Statuto sono state disegnate nel rispetto di tali vincoli e riducono il rischio che si verifichino paralisi dell’attività degli organi decisionali, quali quelle che hanno provocato l’attuale commissariamento e messo a repentaglio la stagione 2016. Per questo sono stati ridisegnati compiti e ruoli in particolare del Sovrintendente e del Consigliere delegato, fermo restando il potere decisionale sovrano del consiglio di amministrazione. Le modifiche promuovono inoltre una gestione sempre più trasparente delle risorse, la semplificazione delle norme per la partecipazione di membri privati alla Fondazione e la riduzione dei costi di gestione”.

“Confido  – conclude- che il nuovo Statuto, una volta approvato, costituisca uno strumento che permetterà a chi in futuro guiderà la Fondazione di conseguire obiettivi e risultati ancora migliori rispetto ai massimi storici registrati nel 2016”.

Nei prossimi giorni, sull’argomento, tuttavia sarà fissata una seduta del Consiglio comunale aperta ai deputati nazionali. Nel corso del dibattito si vorrà comprendere quale sarà il ruolo nella gestione futura dell’amministrazione cittadina.

 

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