
Siracusa – Un defibrillatore “in cerca d’autore”, quello donato dalla Consulta civica di Siracusa alla città, per reinstallarlo in Ortigia, dove era stato rubato l’analogo dispositivo medico offerto dal Rotary l’anno precedente.
A più di un mese dalla consegna dello strumento salvavita al sindaco, Giancarlo Garozzo, immortalata in una fotografia, pare che manchi materialmente “la firma” di presa in carico del bene mobile ricevuto, per inventariarlo e stabilirne il posizionamento.
In poche parole, non ci sarebbe una delibera di giunta che ufficializza la donazione ricevuta e precisa la destinazione dell’oggetto.
Il totem che, al Largo XXV Luglio, custodiva il dispositivo, infatti, ad oggi rimane ancora vuoto, pare a causa di un odioso rimpallo di competenze da un ufficio all’altro.
Forse ai donatori non resterà altro da fare che prendere indietro il dono, con tanto impegno riacquistato, e offrirlo a chi ne saprà fare buon e soprattutto immediato uso, fuori dalle logiche burocratiche, alimentate da carenza di capacità di problem solving, che allontanano sempre di più la gente dalla politica, perché rendono tutto difficile , anche contribuire con il proprio impegno ad una giusta causa: in questo caso la tutela della salute pubblica.
Mascia Quadarella