
LE CENERI DI ORTIGIA
di Raimondo Raimondi
Un tempo
non trovavo parole
dinanzi alla bellezza
degli spazi nascosti
tra vicoli e piazzette
tra chiaroscuri
di vecchie mura
e palazzi arrochiti
dalla salsedine.
Solenni le vestigia
di antiche civiltà
sorgevano improvvise
dalle strade assolate
dalle sacrali pietre
svettavano colonne
spezzate ed immortali.
Le ceneri di Ortigia
affidate al grecale
come lucciole immerse
nei calici dei fiori
riposano altere
inquietanti e vitali
sensibili al pulsare
di nuove adolescenze.
Trepido evanescente
crepuscolo assopito
sull’onda che rincorre
distratta l’avventura
deriva di materie
aggrappate alle rocce
come alghe sintetiche
o acque eutrofizzate.
Pìgolano turisti come
stormo di passeri
sulla freschezza classica
della Fonte Aretusa
tra mazzoni anatroccoli
e maestosi papiri
sciamano nei dedali
di ombrose passeggiate.
Le ceneri di Ortigia
sconnesse dal grecale
brillano sulle palpebre
delle statue del duomo
vibrano sulle membra
di assorti danzatori
s’immergono nel mare.
come un abbraccio forte
tra la storia ed il sogno.
Raimondo Raimondi vive a Siracusa. Giornalista pubblicista, si occupa di letteratura e arte. Ha pubblicato numerosi libri di poesia, narrativa e saggistica. E’ direttore responsabile della testata giornalistica Dioramaonline. Pubblicazioni recenti: “Un filo di luna” (Melino Nerella Editore, 2009) e “L’undicesima” (Edizioni Il Foglio, 2014). Nel 2004 a Messina gli è stato conferito il prestigioso “Premio Europeo Tindari Terzomillennio”. Ha ricevuto numerosi altri premi ed è presente in varie antologie poetiche.