
Pachino – Alla Cna di Marzamemi non piace, anzi disturba, il palco installato nella piazzetta del lungomare Starrabba con l’autorizzazione del comune di Pachino per consentire le esibizioni estive, che per due giorni hanno di fatto ostacolato l’attività di alcuni esercenti del posto.
La constatazione parte, infatti, proprio da uno dei ristoratori danneggiati, Angela Marchese, che il caso ha voluto sia anche presidente della Cna del borgo.
“Considerata la stagione appena iniziata – ha affermato la referente per il territorio della Confederazione nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa- – la maggior parte delle presenze, e quindi degli incassi, nel settore della ristorazione a Marzamemi avvengono ancora nel classico weekend, periodo nel quale gli spostamenti anche dalle città confinanti diventano più facili.
“Eppure – prosegue Marchese –ciò sembra sfuggire ai nostri amministratori che hanno deciso di autorizzare l’installazione nella piazzetta del lungomare Starrabba di un palco destinato alle esibizioni delle scuole di danza del Paese, per ben due serate, proprio davanti al mio locale, inibendo di fatto l’utilizzo degli spazi esterni e costringendomi ad una chiusura forzata.Oltre al danno poi si aggiunge la beffa dei giorni scelti, ovviamente un sabato e una domenica che, seppur non contigui, rappresentano in sostanza i giorni con la massima affluenza media nel locale”.
“Pur non pensando minimamente di bloccare la bella manifestazione sportiva dedicata ai nostri giovani ballerini – conclude la presidente Marchese – è evidente che con un po’ di sano buon senso la situazione potrebbe essere sistemata, ad esempio scegliendo altri giorni da dedicare allo spettacolo, un altro luogo o finanche un orario più consono, in linea con le direttive valide per il resto del centro storico di Marzamemi (di cui piazzetta Starrabba fa parte), che prevedono l’avvio di serate con intrattenimento musicale soltanto dopo la mezzanotte. Soluzioni semplici che giriamo, se gradite, al sindaco di Pachino, affinché ne faccia buon uso anche per il futuro, provando a salvaguardare sia gli interessi legittimi di chi propone offerte di intrattenimento sia quelle, altrettanto sacrosante, degli imprenditori del territorio”.