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“Questo non è amore”, la campagna antiviolenza della Polizia di Stato viaggia in camper, che ha stazionato in Ortigia

Siracusa – Ha stazionato per più di tre ore, questa mattina, in Ortigia, al Largo XXV Luglio, il camper della Polizia di Stato, con impresso  lo slogan “Questo non è amore”, per sensibilizzare le donne alla denuncia, in occasione della celebrazione della2 Giornata contro la violenza sulle donne”.

Presenti  sul posto diverse dirigenti del corpo, che assieme ai colleghi uomini, hanno distribuito ai passanti degli opuscoli informativi, contenenti recenti statistiche sui reati contro la persona  perpetrati, con maggiore incidenza e frequenza,  ai danni delle donne, ma anche le testimonianze di professioniste in divisa che elaborano il dolore assieme alle vittime che si ritrovano ad assistere.  Donne,  queste ultime, che purtroppo, ancora in molti casi  continuano  ad illudersi di poter cambiare chi le assoggetta, picchia, ricatta psicologicamente ed economicamente. e che vanno supportate, accompagnate passo dopo passo,  nel loro cammino di “riscatto”, da oppressori, aggressori, e sequestratori delle loro esistenze ed essenze.
Agenti e dirigenti si sono fermate a chiacchierare con la gente, fornendo indicazioni utili  per sporgere eventuali denunce, rafforzando quel rapporto di fiducia con i cittadini che nel tempo sta diventando sempre più solido e produttivo, per la reciproca collaborazione a contrasto di mali atavici, come appunto la violenza di genere.
Reati, soprusi, violazioni che mortificano oltre al corpo soprattutto la dignità delle donne,  che oggi  si tenta di arginare attraverso una rete “interforze” e “multidisciplinare”,  che si è tessuta  nel territorio prima spontaneamente, poi formalizzandosi in protocolli, creando sinergie virtuose tra forze dell’ordine e associazionismo, ma anche istituzioni ed azienda sanitaria.
Presenti nell’azione di volantinaggio, stamani, anche le volontarie di diverse associazioni antiviolenza e delle operatrici che assistono le donne allo Sportello Rosa del Pronto soccorso Umberto I .
Ancora oggi, però, nonostante la presa di coscienza dei propri diritti sia diffusa tra le donne, ci sono ancora quelle che incontrano grandi difficoltà a fare emergere il loro disagio, che nei casi limite sfocia in quelle odiose  tragedie rubricate come “femminicidi”.
  Mascia Quadarella

 

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Giornalista