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Non condivide le “chiamate” ambientaliste, Patti lascia la guida dei Verdi

Siracusa- Peppe Patti non nasconde la sua delusione e nel lasciare la guida  dei Verdi in città  affida ad un comunicato stampa il suo sfogo verso gli stessi vertici regionali del partito del “sole ridente”, che oggi gli appare offuscati, per aver  assecondato la “vocazione ambientalista”  improvvisa di tre consiglieri comunali siracusani,  che nei giorni scorsi hanno aderito ufficialmente  alla Federazione.

Un passaggio politico che era stato contrassegnato dal silenzio di Patti, che finora è stato referente di quel simbolo.

E’ Patti stesso a sintetizzare, in  poche righe,  il titolo del suo messaggio: ” Sembra essere iniziata la corsa politica all’oro Verde”.

“Vorrei ricordare che i Verdi Italiani- scrive Patti- non hanno goduto dell’onda Verde europeista e sono rimasti molto al di sotto della soglia di sbarramento, senza eleggere nessun rappresentante in Europa.
Ma scendendo nel nostro piccolo microcosmo locale fa sorridere la recente campagna acquisti del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che per accreditarsi insieme alla sua giunta all’interno del centro- sinistra si arricchisce di tre novelli consiglieri comunali Verdi, con “l’anima ambientalistica” (cit.)”.

Quella di Patti sa di amara ironia, che gioca con le parole, su dati di fatto che egli stesso ha dovuto metabolizzare lentamente,  prima di renderli pubblici.

“Contesto l’utilizzo del glorioso partito dei Verdi- precisa, senza mezzi termini- come un autobus sul quale salire pagando il biglietto, ma lo contesto ancora di più a chi sta ai vertici nazionali e regionali della Federazione.Penso che non ci si scopre amanti dell’ambiente dall’oggi al domani e soprattutto non si disconosce il passato, perché passare per ignoranti, nel senso dell’ignorare, è un attimo. Poiché in questi ultimi giorni tra dichiarazioni in Consiglio comunale-  continua- e in conferenza stampa sono state dette delle imprecisioni e si è voluta raccontare una storia non vera, ho ritenuto, anche come commiato dalla responsabilità della gestione dei Verdi di Siracusa, ricordare alcuni passaggi della presenza cittadina della Federazione dei Verdi.  Patti, infatti,  a far valere le sue ragioni e la decisione presa, passa poi alla storia del gruppo di cui da anni faceva parte.
“Iniziamo ricordando che il Consiglio comunale di Siracusa nel 1990 ha visto l’attribuzione di un seggio con Francesco Ortisi, poi sostituito dall’avvocatessa Guerci ed infine dalla dottoressa Rita Trigilio. In Provincia si registra l’elezione in consiglio provinciale di Antionio Ortisi con la nomina di Paolino Uccello ad assessore nella Giunta di Bruno Marziano.
Abbiamo partecipato alle elezioni regionali del 2013 con il candidato Paolo Pantano in coalizione con la sinistra, alle elezioni nazionali del 2013 nella lista Rivoluzione Civile conseguendo un ottimo 3,9% in provincia, abbiamo partecipato alle elezioni comunali del 2013 consentendo l’unione del centro sinistra, abbiamo partecipato alle elezioni Europee del 2014, abbiamo supportato la Lista Claudio Fava alle regionali del 2018, per poi partecipare alle elezioni nazionali con la lista “INSIEME” alleati con il Partito Democratico con il sottoscritto capolista e nel 2019 alle elezioni Europee con la candidata siracusana Ilaria Fagotto. In tutte le elezioni il partito a Siracusa ha riscosso percentuali in linea con il trend nazionale.
Da quando mi sono insediato nel settembre del 2012 siamo sempre stati presenti sul territorio portando avanti battaglie importanti e a tratti significative. Iniziamo con la richiesta di creazione della Riserva Terrestre sul Plemmirio e con la denuncia in procura degli sversamenti del depuratore comunale nel Porto Grande.
Nel 2013 abbiamo denunciato le criticità legate alle discariche dismesse nella zona sud della provincia a seguito degli sversamenti di percolato nel mare prospicente la Riserva di Vendicari”. Lunga poi la lista di tutte le denunce contro l’inquinamento dell’aria presentate e le battaglie sul tema ingaggiate, anche sotto il profilo umanitario.

Patti poi si congeda,  ringraziando la stampa, con la quale ha curato in prima persona i rapporti, e soprattutto gli elettori, gli iscritti e i simpatizzanti.

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Giornalista