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Ortigia: Esiste un efficace Piano di evacuazione? Dopo la bolgia di ieri se lo chiede la cittadinanza

Siracusa – Esiste un vero piano di evacuazione  in caso di emergenza nel centro storico di Siracusa?

Se lo sono  chiesti, ieri  mattina,  le centinaia di automobilisti incolonnati nella bolgia infernale che si è creata lungo il Talete, dove le macchine sono rimaste a motori accesi, procedendo a passo d’uomo, in alcuni casi per oltre un’ora, poiché nell’area del piazzale delle Poste  si stava svolgendo una manifestazione di coinvolgimento di massa e molti, forse troppi,  si erano  riversati su Ortigia.

Oltre a suscitare le ire di chi nel traffico ha perso tempo prezioso, magari mancando ad appuntamenti importanti, puntuali sono arrivate anche  le critiche “politiche” all’organizzazione ed in particolare sarebbero state indirizzate al neo assessore comunale al ramo, come avviene  in tutti i casi in cui la gestione della viabilità crea problemi.

A prendere parola, tra i primi, a mezzo comunicato stampa, è stata la leader di “Un passo avanti” Costanza Castello. “L’iniziativa che ha avuto luogo questa mattina in Ortigia  – ha dichiarato la politica e imprenditrice siracusana- ha dimostrato ancora una volta e, se ce ne fosse stato bisogno, quanto sia incauto da parte dell’amministrazione comunale autorizzare eventi privati di grande richiamo di pubblico nel centro storico. Soprattutto dopo la scelta dell’amministrazione comunale di procedere all’abbattimento del Ponte dei Calfatari, riducendo drasticamente le vie di fuga dall’isola in caso di pericolo”.

“Code chilometriche – ha continuato la Castello-  e di oltre un’ora hanno caratterizzato il traffico veicolare rivoluzionando la vita dei residenti e mettendo a grave rischio la sicurezza dei cittadini di Ortigia e di quanti hanno partecipato all’evento”.

“Eppure la città di Siracusa è ben più grande – ha osservato con velata ironia la Castello- e potrebbe permettere di realizzare e autorizzare anche altrove questo tipo di kermesse . Ciò denota in più anche una visione culturale che riduce l’attenzione amministrativa nell’organizzazione di eventi impropriamente solo al centro storico. Ci auguriamo che l’accaduto non si ripeta e che, soprattutto, non debba scapparci l’evento negativo per comprendere come vada gestita Ortigia in considerazione delle attuali vie di fuga esistenti”.

Ironico e provocatorio, dalla sua bacheca Facebook, anche il presidente della Circoscrizione Santa Lucia, Fabio Rotondo, che in un fotomontaggio avrebbe messo a confronto la situazione di imbottigliamento verificatasi in Ortigia, e forse l’eccessiva calma, diremmo piatta, della Borgata, che poteva come si legge tra le righe benissimo ospitare la rassegna, come sempre programmata oltre il  Ponte Umbertino.

Sulla necessità di puntare prima di tutto sulla sicurezza degli utenti della strada, dei residenti e dei visitatori, in caso di massiccia affluenza si è espresso anche Angelo La Manna. “Bisogna disegnare percorsi di fuga alternativi,  e garantire il transito certo in entrata e uscita  dei mezzi di soccorso”.

Mascia Quadarella

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Giornalista