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Progetto Siracusa: “Aprite il cine-teatro Verga”, stamattina occupazione simbolica e musicata di un altro contenitore chiuso

Siracusa – Occupazione simbolica e  “musicata” questa mattina all’ex cine-teatro Verga, di via Santi Coronati in Ortigia, da parte degli esponenti del gruppo politico “Progetto Siracusa”, guidato da Ezechia Paolo Reale, in occasione del ciclo di appuntamenti-denuncia denominato “I Sabato dello spreco”, che mirano a far emergere le incompiute degli enti territoriali. Il contenitore culturale del centro storico, nonostante il restauro, ancora oggi rimane chiuso, inutilizzato. “Più di 900 posti, l’ultima gara di appalto risale al 2011 con una somma spesa pari a 2.410.000 euro- ricorda Progetto Siracusa-. I primi lavori risalgono al 1997. Denaro pubblico impiegato, in venti anni, pari a 11.016.361 euro”.

“Un po’ quello che accade con l’Ostello della Gioventù – dichiara Lucia Catalano presidente di Progetto – quasi completati i lavori,  altro luogo chiuso. E’ davvero questo- si chiede l’esponente politico- il destino dei nostri contenitori culturali? E’ davvero un luogo in vendita, anche questa rimane una domanda a cui nessuno dà più una risposta chiara. Vogliamo con questa iniziativa ricordare – conclude  – alle istituzioni coinvolte che la nostra rimane e rimarrà un’azione  pressante per la città”.

 

Stamattina , però, la protesta non è stata tacita, ma allietata dalla musica suonata fuori dalla struttura da tre gruppi musicali, i Walmus Brothers, i Meteora e Lemon Tripp che,  coordinati da Andrea Miano ed Emiliano Bordone, hanno accolto l’invito a esibirsi, dimostrando una delle destinazioni d’uso che potrebbe avere l’immobile.

 

“Questi giovani – sottolinea il portavoce del gruppo, Ezechia Paolo Reale,  non hanno neanche l’età per ricordare cosa ci sia dietro queste porte imbrattate e chiuse e la loro non è un’azione politica, sia chiaro. La nostra, di Progetto Siracusa, sì, ma deve essere l’intera città a partecipare e ad esser coinvolta. Questo teatro è l’ennesimo spreco, è un segnale di una città che non si muove, che non vuole credere in se stessa. Diciamo, con forza, che non vuole essere una polemica contro il sindaco ma una spinta a non togliere più spazi, utilizzarli, metterli in sicurezza, e consegnarli ai giovani, ai professionisti della musica. Questo consentirebbe lavoro, cultura, impiego e impegno di giovani. Enti regionali, provinciali e comunali, tutti, se non danno la possibilità di aprire questi spazi non fanno che impedire che questa città cresca davvero”.

“Tutti dobbiamo partecipare al dibattito – conclude Paolo Reale – che deve esser quello di vedere la propria città vigile a ricordare quali siano le vere opportunità che non vengono utilizzate, questo è il vero spreco, secondo noi di Progetto Siracusa”.

Mascia Quadarella

 

 

 

 

 

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Giornalista