
Siracusa – Pur non facendone questione personale, evitando l’attacco diretto, girandoci insomma attorno, è palese che Giovanni Cafeo, da qualche mese promotore del gruppo Res, facente capo sempre al Partito democratico, reputa già conclusa l’esperienza amministrativa della giunta Garozzo.
L’ex capo di gabinetto dello stesso primo cittadino aretuseo lascia intuire che ormai si tratta di una partita persa, il cui risultato finale sarebbe sotto gli occhi di tutti. Anche se per considerare i giochi finiti bisognerà attendere il fischio dell’arbitro, che in questo caso potrebbe essere il tempo, portatore della scadenza naturale del mandato.
L’attesa del fischio finale , però, secondo Cafeo dovrebbe essere impiegata in progettualità, quella che sarebbe mancata in questi anni, quella che dovrebbe tenere in considerazione i fabbisogni della gente, che continua a prendere le distanze dalla politica.
Il punto della situazione è stato fatto questa mattina, nel corso di una conferenza stampa.
Accanto al leader del Res, a fare la disamina, anche il vicesegretario provinciale del Pd Alessandro Biamonte, il segretario cittadino Marco Monterosso e il segretario dei Giovani Democratici, nonché membro dell’Assemblea Nazionale del Pd, Tiziano Spada.
“La politica – ha detto Giovanni Cafeo – è ormai assente dall’azione amministrativa e in città si parla solo di fatti giudiziari o lotte intestine; adesso però non è più possibile aspettare, perché restare inermi a guardare screditarsi tra loro gli avversari politici significa di fatto lasciare la gestione della città in mano ai peggiori populismi”.
“Noi non parliamo di candidati – ha continuato Cafeo – ma più intelligentemente di progetti, in coerenza con le linee guida della mozione Renzi/Martina. Il Partito Democratico si deve trasformare in un soggetto civico con al centro i cittadini; la politica delle urla e dell’autoreferenzialità ha avuto come prima conseguenza in questi anni la fuga degli investimenti dalla città, con grave danno sullo sviluppo e sull’occupazione”.
Per Marco Monterosso: “La delegittimazione delle istituzioni, non ultimo il Partito Democratico, in corso ormai da tempo non è la soluzione di ogni male; un’amministrazione deve essere fattiva, coerente e mirata a risolvere i problemi dei cittadini mentre l’azione politica deve essere tesa al miglioramento delle condizioni di vita di questa città; ogni altra ambizione politica che distolga da questo obiettivo deve passare in secondo piano”.
Dopo i ringraziamenti all’operato del segretario provinciale Lo Giudice e di tutta la squadra a sostegno della mozione Renzi a Siracusa, il vicesegretario Alessandro Biamonte ha toccato argomenti concreti quali il futuro della zona industriale, il depuratore IAS e in generale i temi legati all’occupazione.
“Solo se si torna a parlare di queste tematiche- ha sottolineato Biamonte- avvertite e toccate con mano dai cittadini, riusciremo a riavvicinare le persone alla politica”.
L’intervento di Tiziano Spada, dopo i ringraziamenti per il grande risultato ottenuto con le primarie, è stato infine la testimonianza di un concetto caro a Res: “Qui, in questo gruppo – ha detto – mi sono trovato per la prima volta protagonista di una svolta, e cioè l’idea non di parlare ai giovani, ma di far parlare i giovani, da veri protagonisti”.
La candidatura e la successiva elezione all’Assemblea Nazionale del Pd di Tiziano Spada, 27 anni, in un contesto nel quale ovunque nelle liste si trovavano veri e propri big, è la prova definitiva che solo dando l’esempio si può veramente essere alternativa.
Mascia Quadarella