
Siracusa- Ancora una volta è la cordata di associazioni ambientaliste riunite sotto la sigla emblematica di Sos Siracusa, il coordinamento spontaneo di tutela e valorizzazione del territorio, a chiedere a istituzioni, enti pubblici preposti e autorità giudiziaria di vigilare sui cantieri operativi nelle località costiere ed in particolare nella zona della Riserva dell’Area marina protetta del Plemmirio. Sos non ci vedrebbe chiaro sul proseguimento di alcuni interventi di ristrutturazione in un complesso immobiliare destinato a villaggio turistico di Terrauzza, già in passato oggetto di ispezioni e del rilevamento di alcune irregolarità negli interventi rispetto ai progetti . “Nonostante le indagini in corso – scrive Sos in un comunicato- e il parere negativo della Soprintendenza su possibili varianti, sembra che si stia continuando a lavorare sul posto”.
L’opposizione recente che Sos fa, inoltre, si concentra sulla realizzazione nella suddetta area di :”Un pontile con concessione stagionale, per 263 mq di specchio acqueo, che pur se “mobile” come da progetto, dovrebbe ancorarsi al fondale dell’area marina protetta, dove per l’attracco è imposto l’uso esclusivo di boe e la navigazione è inibita nei 300 metri dalla costa”.
“Si invocano – continua Sos- gli interventi di cautela urgente atti ad evitare che l’opera sia ulteriormente definita, seguiti da provvedimenti che garantiscano, ai danni degli esecutori, progettisti e direzione lavori, il ripristino dello stato originario dei luoghi”.
“Corre obbligo invitare l’Area Marina Protetta a volere adottare ogni misura sanzionatoria di Sua competenza, per impedire la compromissione dello spazio marino antistante l’edificazione deturpante in corso”.
“SOS Siracusa- conclude- ha avanzato richiesta di accesso a tutti gli atti sia edificatori sia di vigilanza urbanistica adottati nel corso dei sopralluoghi effettuati, e si adopererà perché le Associazioni aderenti avanzino richiesta alle Autorità Giudiziarie, di essere considerate parti offese e danneggiate”.