
Siracusa – “TraMe”, la riflessione solitaria di un padre sulla condizione del suo bambino autistico e tutti quelli che vivono i disagi di un disturbo che porta a vivere una realtà, spesso parallela, troppo isolata per l’incapacità di penetrare nella profondità delle sfumature dell’anima di questi ragazzi speciali, perché educati all’egocentrismo piuttosto che alla solidarietà, all’empatia. “TraMe” gli scampoli cromatici con cui tessere un nuovo mondo a colori, dove ognuno contribuisce a creare, con la sua specificità, un allegro, magico arcobaleno. “TraMe” il sogno di padre divenuto realtà nell’omonimo progetto, presentato questa mattina all’Istituto statale d’arte “A.Gagini”, proprio dal suo protagonista Simone Napolitano, padre del piccolo Lorenzo e presidente della sezione siracusana dell’Angsa, l’Associazione nazionale genitori soggetti con autismo, con a fianco l’assessore comunale alle Politiche educative, Valeria Troia, la dirigente dell’istituto scolastico ospitante, Giovanna Strano e il direttore dell’Unità di Neuropsichiatria infantile di Siracusa, Paola Iacono. Si tratta di un progetto di inclusione sociale che mira a sfruttare l’arte, la creatività, per mettere insieme, come su una grande tela da ridipingere, le emozioni dei bambini autistici e dei ragazzi normodotati, che fungeranno da tutor in laboratori appositamente organizzati. Al momento il progetto pilota partirà all’Istituto d’arte che ha accolto al volo l’occasione di questa attività di arricchimento civico e sociale. Gli studenti delle superiori, infatti, prenderanno in carico 10 bambini con cui realizzare delle opere d’arte guidati dal professore Piccione, un esperto che mira a creare “alchimie emozionali” attraverso il colore, la sua stesura e manipolazione. L’auspicio è quello di estendere il progetto in altre realtà scolastiche. Le attività si svolgeranno fuori dagli orari curriculari.
Mascia Quadarella