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Degrado al cimitero comunale, petizione sottoscritta da oltre mille siracusani. Diverse le perplessità sui loculi in vetroresina

Siracusa- La petizione, avviata lo scorso fine settimana, al cimitero comunale di Siracusa, dall’associazione “Gli Angeli” con il supporto di diversi volontari, anche del gruppo “ Siracusa…La Rinascita” e di altre associazioni di volontariato, è stata sottoscritta da oltre mille siracusani. Ora l’obiettivo è quello di raggiungere le  2 mila  firme, prima di consegnare i moduli all’amministrazione comunale, per agire sulle priorità segnalate, predisponendo un crono-programma degli interventi secondo le risorse che avrà a disposizione, o che andrà a reperire.

Nei giorni scorsi la nostra troupe si è recata nella struttura cittadina  per mostrarvi che il degrado ed i disservizi, denunciati dai cittadini, corrispondevano alla realtà dei fatti, senza esagerazioni, né sensazionalismi.

Se la prima parte del nostro servizio è stata dedicata alle aree più vetuste e più densamente occupate del cimitero, la seconda, invece, ha mirato ad evidenziare le perplessità sulla zona Y, comunemente detta dei “Nuovi loculi in vetroresina”.  E’ proprio questo materiale utilizzato per realizzare le cellette sepolcrali moderne che desta preoccupazioni negli utenti.

 

“ Le alte temperature estive della nostra zona- racconta Giacinto Avola, promotore della raccolta firme-trasformano in forni queste aree, e contribuiscono alla decomposizione più rapida dei cadaveri, e questo si intuisce anche da quel terribile “odore di morte” che è percettibile già all’ingresso di questo blocco”.

Altro problema della nuova area sono l’assenza di acqua e anche dell’igiene nel suo complesso.

Alcuni loculi sono stati già assegnati, ma attorno sembra di essere in piena campagna. Ulteriore elemento di preoccupazione sarebbe la localizzazione della nuova ala cimiteriale, praticamente ai piedi di un costone roccioso, messo in sicurezza attualmente da reti metalliche, che minaccia di franare, ed in passato al cimitero, durante fenomeni alluvionali, è già accaduto.

La carenza di acqua dalle fontanelle, dal design ultra moderno, è un altro disagio creato ai parenti dei defunti, costretti a camminare trasportando litri e litri di acqua per alimentare i fiori che depongono nei vasi fissi.

Una serie di perplessità che l’associazione Angeli ha messo tra i punti della petizione, nella speranza che si tenti di trisolvere quelli risolvibili”.

 

 

Intanto, visto che il cimitero è davvero un labirinto, dai percorsi minati da buche, molti si interrogano sul perché la navetta, per il trasporto interno, sia ancora fuori uso, parcheggiata in prossimità della casa mortuaria, non assolvendo al suo compito, indispensabile per chi affaticato dagli anni, o reso inabile da infortuni o malattie vorrebbe non rinunciare a far visita ai cari estinti.

Mascia Quadarella

 

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Giornalista