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Amministrative 2018 Siracusa, per Reale sentenza Cga “ingusta”, ma augura ad Italia buon lavoro

Siracusa. Due anni di contraddittorio, sulla validità o meno, delle elezioni amministrative 2018, almeno in una buona fetta di sezioni di voto, sono finiti. E’ stata pubblicata, ieri, infatti la sentenza del CGA, il Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo adito, infatti, ha preso la propria decisione, in parte già anticipata dalla sospensione della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale di Catania, ratificando il risultato delle urne di due anni fa. Francesco Italia, dunque, rimane sindaco di Siracusa. Il primo a commentare la sentenza è stato l’avversario politico che aveva promosso il ricorso, Ezechia Paolo Reale, che dopo aver espresso il proprio parere sul giudizio, sportivamente, ha riconosciuto la conferma della vittoria del giovane primo cittadino aretuseo. Riconoscimento che arriva a chiusura della fase 2 dell’emergenza sanitaria da Covid-19, che come gli altri amministratori locali lo ha visto coinvolto in prima linea nella gestione dei problemi socio-economici dal lockdown derivati, che ancora si fanno sentire pesantemente in città, che accenna ad una timida ripresa.

“Le numerose e ripetute irregolarità verificatesi nei seggi elettorali, pur riscontrate anche nel corso della verifica ordinata dal giudice ed eseguita dal Prefetto -commenta Ezechia Paolo Reale- non sono state ritenute sufficienti per giungere all’annullamento delle elezioni, valutandosi necessaria anche una prova sicura e certa che tali irregolarità fossero preordinate ad alterare il risultato elettorale o abbiano concretamente influito sui suoi risultati”

“L’esito del giudizio e le valutazioni del giudice amministrativo, ovviamente, mi amareggiano – confessa Reale, che è anche un esperto legale- e non mi convincono affatto, perché abbassano le garanzia del procedimento elettorale ad un livello troppo basso, rendendo praticamente inutili tutti gli accorgimenti che la legge impone per proteggere la genuinità del risultato elettorale.

“Ho portato avanti con convinzione – ci tiene a sottolineare- una battaglia di principio, non personale, che, nonostante la decisione contraria, continuo, quindi, a ritenere giusta e fondata”.

“La risposta giudiziaria – continua- è stata molto insoddisfacente non solo per me, il che è di nessuna importanza, ma per il futuro di ogni elezione che potrà, in base a questi principi – che spero non vengano applicati in altri casi, come già al di fuori della Sicilia in altre importanti decisioni non sono stati applicati – svolgersi nel più grande disordine e senza alcun rispetto per le necessarie formalità, tra schede mancanti, voti non assegnati e voti assegnati in misura maggiore dei votanti, senza che ciò possa incidere sulla validità del risultato”.

“Io continuo a pensare e credere – rimarca Reale- che il livello di garanzie necessario durante il procedimento elettorale sia molto più in alto del punto in cui lo ha individuato oggi un giudice amministrativo, ma la mia resta, a questo punto, solo una posizione personale che, peraltro, so non essere affatto isolata”.

“Nondimeno – prosegue il fondatore di Progettto Siracusa- la sentenza depositata oggi è la risposta definitiva di un’autorità giudiziaria e, come tale, esige, secondo le regole necessarie ad un’ordinata convivenza, pieno rispetto formale, anche quando, come in questo caso, la si reputa ingiusta”.

“Da questo momento – conclude- quindi, è giusto, anche da parte mia, riconoscere a Francesco Italia pienezza di poteri e legittimazione e mi sento di augurargli di riuscire a fare il bene di Siracusa e dei siracusani in un momento di grandissima difficoltà per tutti”.

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Giornalista