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Comitato Scuole Sicure,“Gli edifici scolastici sono ambienti di lavoro, invochiamo le ispezioni del NIL”

Siracusa- “Vogliamo i Carabinieri del Nil (Nucleo investigativo lavoro) e gli Ispettori del Lavoro in tutte le scuole, di ogni ordine e grado, della provincia di Siracusa. Non siamo usciti di senno, ma visto che le scuole –  per i docenti, il  personale Ata, i  collaboratori scolastici e per i nostri stessi figli che li vivono, almeno 5 ore al giorno-  sono a tutti gli effetti  ambienti di lavoro, non capiamo perché non si pretenda in tutti gli edifici l’osservanza del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza negli ambienti di Lavoro”.

L’istanza parte ancora dal Comitato Scuole Sicure di Siracusa, all’indomani dell’ennesimo crollo, verificatosi in una scuola della provincia di Siracusa, questa volta a Palazzolo Acreide”.

“Non è una provocazione- sottolinea il direttivo del Comitato – ma una legittima pretesa”. Siamo stanchi di richiedere interventi diretti a dirigenze scolastiche sorde alle nostre richieste di accessi agli atti, così come alcuni enti locali competenti in materia di edilizia scolastica. Ci sono delle leggi e le leggi sono uguali per tutti”.

“Il Miur – precisano Troia, Belviso e Andronico –  è “datore di lavoro” e se “delega” la gestione agli enti territoriali deve anche assumersi la responsabilità delle loro omissioni e procedere con le sanzioni. Visto che quest’opera di supervisione non avviene e la mancanza di risorse finanziarie costituisce un finto alibi stonato, che non siamo più disposti ad accettare, perché come spade di Damocle i solai e i calcinacci pendono sulla testa dei nostri studenti e dei nostri docenti, bidelli e segretari, invochiamo l’intervento delle Forze dell’Ordine e della Magistratura”.

Il Decreto legislativo n.81/2008 e successive modifiche ed integrazioni – spiegano –  parla chiaro e tra i primi requisiti per un “ambiente di lavoro” figurano stabilità e solidità delle strutture”. Le norme sono limpide e trasparenti!  Gli edifici che ospitano i luoghi di lavoro o qualunque altra opera e struttura presente devono essere idonei e possedere una stabilità che corrisponda al loro tipo d’impiego ed alle caratteristiche ambientali. Gli stessi requisiti vanno garantiti nelle manutenzioni. Il “datore di lavoro” deve mantenere puliti i locali di lavoro, facendo eseguire la pulizia, per quanto è possibile, fuori dell’orario di lavoro e in modo da ridurre al minimo il sollevamento della polvere dell’ambiente, oppure mediante aspiratori”.

“Queste sono le prescrizioni base – conclude il Comitato – e mi sembra che non vengano, in alcuni casi, minimamente rispettate, quindi si proceda con un regime sanzionatori di tolleranza zero e vedremo finalmente qualcuno correre ai ripari, prima che sia troppo tardi. Prima che, parafrasando il simpatico Crozza, gli insegnanti italiani siano davvero costretti a fare l’appello dopo le lezioni, per assicurarsi che gli alunni in classe siano rimasti indenni”.

Infine, il Comitato tiene a manifestare un sentito ringraziamento ai Vigili del Fuoco chiamati, in tutto il Paese, a sopperire con la loro attività quotidiana alle inadempienze della politica, facendolo con spirito di abnegazione e percependo salari non commisurati al loro impegno e ai rischi che corrono per mettere in salvo le vite umane.

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Giornalista