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Comitato Scuole Sicure: “ No alla s-vendita del patrimonio immobiliare del Libero Consorzio Comunale di Siracusa”

“Leggiamo – dichiara il direttivo del Comitato Scuole Sicure di Siracusa- con perplessità e con immenso dispiacere, il contenuto della delibera  n.4 del 28 gennaio dell’anno in corso del Libero Consorzio comunale di Siracusa, avente ad oggetto “L’avvio delle procedure di alienazione del patrimonio immobiliare dell’ente”, per far fronte alla massa di debiti accumulati nel tempo. Scorrendo la lista degli immobili – continua il Comitato- non possiamo rimanere in silenzio, assistendo alla “s-vendita” dell’eredità architettonica e culturale del territorio, consentendo che l’intera collettività paghi gli errori commessi nella programmazione politico-finanziaria. E’ la cittadinanza, infatti, che verrà privata di immobili, acquisiti da un passato generoso che si vanifica ogni giorno, destinati a migliorare l’offerta culturale e sportiva, ad innalzare la qualità di vita ed a rendere più attrattivi e produttivi i luoghi”.

“ Perché favorire la speculazione immobiliare sui gioielli di famiglia, tagliando la testa al toro, scegliendo la via più facile, vale a dire quella di sacrificare storia, cultura, opportunità, piuttosto che metterli a reddito, anche con la collaborazione di stakeholder privati a cui affidarne solo la gestione, senza un passaggio di proprietà, e recuperare somme utili davvero a risanare le casse dell’ente, ma anche a contribuire al rilancio economico e occupazionale del territorio?”.

 “Perché- si interroga, ancora, il Comitato- si è troppo propensi, con rassegnazione, a disfare piuttosto che adoperarsi a fare? Il Carcere borbonico- propone – fino a quando era casa circondariale poteva contenere al suo interno circa 250 persone, perché non provare a riconvertirlo, dopo aver eseguito i rilevi tecnici e le necessarie vulnerabilità sismiche,  in un utile “Campus” universitario? Dove studenti e lavoratori fuori sede, ed in estate anche turisti, possano trovare un alloggio in un palazzo di prestigio e Ortigia tornare ad essere un centro storico vivo e vivace, non solo sotto il profilo delle passeggiate del fine settimana e per la ristorazione (che godrebbe di continuità di avventori?”

Il Comitato prosegue, elencando una serie di alternative alla nefasta e irreversibile alienazione: “L’ex Cine-Teatro Verga, che è costato battaglie per restaurarlo e mai più inaugurato, dopo tutti i soldi spesi, perché non affidarlo alla scuola di teatro dell’Inda, o alle associazioni amatoriali di teatro, per avviare corsi inerenti il mondo dello spettacolo o le arti visive, e  consentire a chi non ha i soldi per permettersi l’affitto del teatro comunale di esibirsi su un palcoscenico alternativo, sempre nel centro storico? E il Circuito? Trasformarlo in un Kartodromo, in un centro motoristico  e contribuire alla riqualificazione della zona circostante, con la nascita di attività di intrattenimento collaterali, senza necessariamente cederlo?”.

 “Pensiamo che la Commissione speciale, che si occupa di dipanare questa matassa, possa tenere in considerazione- conclude il Comitato- il nostro appello a non depauperare gli immobili che appartengono a noi tutti, perché sarebbe come cancellarne la storia, le fatiche e i sudori fatti da chi è riuscito a immetterli nel patrimonio pubblico. Capiamo l’esigenza di stringere i tempi, ma sicuramente non è creando degli outlet immobiliari che si salvano le finanze di un ente, bensì con un’assunzione di responsabilità da parte di tutti gli  attori coinvolti, che non devono scegliere la via più facile, ma quella più vantaggiosa per il bene comune”.





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Giornalista