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Associazioni contro ordinanza Musumeci. “E sui mancati controlli post lockdown chi è responsabile?

Siracusa- Diverse associazioni siracusane, impegnate nei diritti umani e nel settore sociale senza soluzione di continuità, condannano aspramente l’ordinanza emanata nottetempo dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in attuazione della quale, nei fatti, dovrebbero chiudersi per i migranti   le porte e i porti  della Regione, almeno a queste condizioni e nell’indifferenza del resto d’Europa.

“ La delirante ordinanza – scrivono i rappresentanti delle associazione-  che prevede la chiusura immediata degli hotspot e dei centri di accoglienza dei migranti è un atto che conferma la deriva reazionaria di un percorso legislativo che dalla legge Bossi-Fini ai decreti Minniti, dai decreti sicurezza Salvini-Di Maio alla loro mancata cancellazione da parte del secondo governo Conte, ha contraddistinto l’azione politica dei governi di centrodestra e centrosinistra, e che nondimeno lede i diritti umani e la storia di accoglienza della nostra terra. Ordinare che gli hotspot ed i centri di accoglienza per migranti vadano chiusi, senza indicare chi debba farlo né proponendo un modello di gestione alternativa, chiudere tutti i porti agli sbarchi di ogni tipo, significa solamente soffiare sul fuoco dell’odio sociale, alimentando stereotipi ed una pericolosa disinformazione. Se il presidente Musumeci pensa di sviare con una ordinanza populista l’attenzione sulle sue responsabilità circa l’  impreparazione e approssimazione dimostrata dalle istituzioni regionali nel fronteggiare il virus sia nel periodo del lockdown sia successivamente, con i mancati accurati controlli di turisti e siciliani che rientravano, provenienti dai luoghi più disparati, ebbene, si sbaglia, perché d’ora in poi l’attenzione nel segnalare queste deficienze sarà moltiplicata. Inoltre, con la firma in calce a questa ordinanza razzista, si assume in ogni forma la responsabilità sull’eventuale aumento delle tensioni che dovesse determinarsi all’interno degli hotspot e, più in generale, dei grandi centri per migranti. Chiediamo pertanto che sia a livello regionale che nazionale sia avviata una seria politica di gestione e controllo, sanitario, di tutela della salute e di rispetto delle differenze nei centri per i migranti, in linea con la tradizione di tolleranza e accoglienza della nostra terra”.

Firmato e sottoscritto da:

Arci Siracusa, Arciragazzi Siracusa 2.O, Amnesty International Circoscrizione Sicilia, Le Officine, Lo scrigno di Aretusa, Stonewall, Astrea in memoria di Stefano Biondo, Zuimama Arciragazzi, Unione Degli Studenti Siracusa, AccoglieRete, Arcigay Siracusa, COBAS SCUOLA Siracusa, Rete Degli Studenti Medi Siracusa, Centro Interculturale di Aiuto e Orientamento C.IA.O., presidio Mario Francese Libera Siracusa, La Bacchetta Magica.

foto: manifestazione Sea Watch Facciamoli Scendere

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Giornalista