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Manca posto in rianimazione, salta intervento di paziente già in sala operatoria

Catania- Affrontare la preparazione pre-operatoria, subire lo stress dell’attesa, il digiuno, sperando di liberarsi presto dal problema di salute, piuttosto grave, che genera angoscia e preoccupazione, e vedersi, invece, annullare l’intervento, e per ben due volte nell’arco di circa due settimane.

Protagonista passivo della vicenda è stato un 70 enne siracusano, G.B, che ieri doveva essere sottoposto ad un delicato intervento di chirurgia vascolare.

L’uomo, mentre si trovava a due passi dal tavolo operatorio del Policlinico di Catania, in attesa dell’anestesista, è stato messo a conoscenza che l’intervento a cui doveva essere sottoposto da lì a breve sarebbe, invece, saltato.

Una scena che lo stesso paziente aveva vissuto una settimana prima, quando dopo il ricovero era stato dimesso per il sopravvenuto guasto di uno dei macchinari, indispensabile per realizzare l’intervento.

A raccontare con indignazione i fatti è la figlia del paziente, avvilita dalla situazione intollerabile vissuta dal padre, psicologicamente provato dalla successione di rinvii.

Ieri, l’intervento sarebbe saltato per la mancanza di posti letto in rianimazione.

Sebbene i percorsi siano differenziati, purtroppo, l’emergenza Covid-19 ha tra i propri effetti collaterali quello di far saltare gli “equilibri” organizzativi anche di strutture sanitarie pubbliche dalla reputazione ed efficienza ben consolidate, creando disservizi, a scapito dei pazienti ed i loro familiari e degli stessi sanitari.

Il Policlinico interpellato ha spiegato che la degenza in rianimazione del paziente siracusano dovrebbe durare diversi giorni, pertanto è stato necessario attendere per avere un posto letto a sua disposizione. Tuttavia. l’azienda, che aveva già attenzionato il caso, ha già fissato per lunedì prossimo l’intervento.

La figlia del paziente, esasperata dalla situazione, oltre a chiedere conto e ragione ai vertici aziendali dell’accaduto, ha deciso di portare a conoscenza dell’opinione pubblica il caso, soprattutto con il fine di evidenziare come la pandemia stia mettendo a dura prova il diritto alla Salute, in particolare dei malati cronici, visto che anche le urgenze no Covid passano ormai in secondo piano.

Purtroppo, però, le persone continuano a soffrire, ammalarsi e pure a morire d’altro, nonostante gli sforzi immani e l’impegno e la dedizione di medici, infermieri e ausiliari.

foto esemplificativa

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