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E’ morto Gianfranco Napolitano, una vita spesa tendendo la mano agli altri

Siracusa- E’ volato via un altro gentiluomo siracusano. Gianfranco Napolitano, padre, marito, nonno, suocero, amico e cittadino esemplare, dopo una dura lotta contro il male del secolo, che ha combattuto con coraggio, dignità e quel sorriso che tendeva più ad incoraggiare gli altri piuttosto che se stesso, non ce l’ha fatta. Una vita vissuta tendendo la mano all’altro, per quella filantropia, quell’umanità che erano insite nel suo Dna Etico spingendolo naturalmente a impegnarsi per rendersi utile, per regalare momenti di sollievo, serenità e anche ilarità a chi fortunatamente lo incontrava lungo il proprio cammino, che si è arrestato troppo in fretta.

Gianfranco era un uomo che spendeva il suo tempo per fare del bene, faceva parte della Croce rossa italiana e del suo corpo militare. La sua prematura dipartita ha lasciato una ferita nel cuore della comunità aretusea e lacerato quello dei suoi cari, delle sue amate moglie, figlie e nipotina.

Oggi la notizia ha reso triste una assolata domenica di metà giugno. Tanti i messaggi di cordoglio e di affetto indirizzati alla famiglia.

Gianfranco amava la Sicilia e ne era un ambasciatore ovunque si recasse. Ad Aviano un giorno, raccontò alla nostra redazione, avrebbe voluto fare giungere dei panetti di pasta di mandorla, li aveva portati dentro il suo bagaglio a mano, per farne dono ai sanitari che lo avevano in cura, e il fatto che quel dolce pensiero da regalare ai suoi medici ed infermieri era stato buttato tra i rifiuti lo fece infuriare. Lui, che faceva della gentilezza e della discrezione i suoi passepartout, non aveva digerito quel regolamento, che consentiva di far entrare in aereo solo i dolci comprati dentro l’aeroporto e a prezzi decisamente più alti rispetto a quelli praticati dai laboratori locali.

A lui sono andati anche i pensieri del sindaco Francesco Italia e dell’assessore alla Protezione civile Giusy Genovese, che hanno scritto: “Gianfranco Napolitano era uno di quegli uomini che con coraggio e abnegazione intervengono in caso di calamità e dedicano la propria esistenza agli altri. Sono figure fondamentali e degli esempi per tutta la comunità”. “Esprimiamo -hanno concluso- alla famiglia vicinanza e cordoglio personale e del Comune di Siracusa”-

L’ultimo saluto a questo uomo che è stato umile e buono fino alla fine si darà martedì prossimo alle ore 10.00 nella chiesa del Sacro Cuore.

La redazione di Oranews.net si stringe all’immenso dolore dei cari.

Mascia Quadarella

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Giornalista