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Palazzolo Acreide,in fila per assaggiare i dolci delle feste di Turi

Palazzolo Acreide – A caratterizzare la Sicilia, terra di decantata e rinomata bellezza, con il loro innato folklore, sono alcuni dei personaggi più genuini e coinvolgenti che la abitano.

 Altamente socializzanti, repellenti al virtuale che robotizza le relazioni umane, forti di un DNA valoriale capace di resistere lottando controcorrente, ignari custodi delle ricchezze immateriali della propria madre terra, questi “isolani” si ergono, naturalmente, a tedofori del territorio, di cui mantengono alta e viva la fiamma delle tradizioni, divulgando usi, costumi e sapori.

Si tratta di silenti e umili ambasciatori che portano in giro per il mondo le bontà di “Famiglia”, attraverso ricette tramandate da nonno a nipote, come eredità inesauribili che diventano, per incanto, patrimoni universali dei palati, anche dei più esigenti e raffinati.

Questo ruolo, non imposto da nessun canovaccio, ma improntato sulla spontaneità di un generoso anfitrione, simpatico e galantuomo, a Palazzolo Acreide, borgo montano del Siracusano, lo “gioca” ogni giorno, inconsapevolmente, Salvatore Sorrentino, per gli amici “Turi”, panettiere, che della sua sfrontata semplicità ha fatto punto di forza ed attrazione.

Salvatore Sorrentino

La scoperta della sua bottega di provincia, vecchio stampo, dagli arredi alle modalità d’accoglienza, è del tutto casuale. A rapire i sensi dei passanti la scia olfattiva sprigionata dai forni, accesi dalle 6 del mattino, che ha l’odore dolce e nostalgico delle “feste” e che mette in fila, fino a sera inoltrata, buongustai del posto e visitatori ammaliati dai profumi intensi, con in testa quello del pane caldo, impastato con farine di grani antichi, che stimolano languorini anche fuori orario.

Giunto il proprio turno, una volta all’interno dell’esercizio, si ha l’impressione di essere entrati nella casa di un vecchio parente, che nonostante affaccendato ci attende col sorriso, smanioso di offrirci i suoi dolci migliori e le pizze e scacciate più saporite.

Un invito irresistibile alla consumazione compulsa. Ogni pezzo, infatti, nasconde i segreti delle massaie iblee di una volta: i ciascuna (biscotti con una pasta dolce sottile farciti con una crema di fichi, cioccolato, scorze d’arancia), le cassatelle con la ricotta di pecora fresca, i totò (tipico dolce al cioccolato e ricoperto di glassa,  preparato in occasione della Festa dei Morti, i scaurati (biscotti bolliti e aromatizzati con l’anice e poi infornati), i biscotti al latte a Esse e le lingue di gatto bollenti all’aroma di limone), serviti a ruota continua dalle leccarde roventi, a cui non è concesso riposare.

E’ un artigiano del gusto che ama ciò che fa, Turi, e lo fa da quando aveva appena 13 anni e continuerà a farlo allo stesso modo di quando ha iniziato- ci dice-. Usando, cioè, per il suo pane, i suoi biscotti e le specialità salate, tutti prodotti genuini, a chilometro zero e non sacrificherà mai la qualità per guadagni maggiori. “Ci perderei la faccia”- sottolinea orgoglioso, quando mostriamo interesse per il suo modus operandi-. E’ un panificatore saggio che in prossimità delle feste invernali non si è tirato indietro quando gli abbiamo chiesto di svelarci i suoi segreti per consentire a tutti di realizzare a casa i dolci siciliani delle grandi occasioni, di cui ci ha donato alcune ricette.

Mascia Quadarella

Ciascuna

Ingredienti: 1K di farina di grano duro; 2 uova intere; 200 grammi di zucchero, vino bianco per aromatizzare e latte (la quantità necessaria per un impasto sodo).

Per il ripieno: fichi secchi, cacao amaro, noci, scorze d’arancia.

Procedura: Lavorare gli ingredienti per la base, una volta raggiunta la giusta consistenza, stendere l’impasto in uno strato sottile, al pari di una sfoglia per lasagne. Tagliare con una rondella tagliapasta delle lunghe listarelle larghe almeno 6 mm , inserire la farcia a base di cacao e frutta secca (l’ideale sarebbe realizzare un cilindro con la macchina per le salsicce), unire i due lembi laterali e procedere alla formazione di piccoli biscotti a forma di Esse. Infornare a 200° fino al raggiungimento di una doratura ideale. (circa 7 minuti)

Totò al cioccolato

Ingredienti: 2 kg di farina; 4 uova,400 grammi di zucchero;200 grammi di cacao in polvere; 400 grammi di strutto; una manciata di cannella; lievito, ammoniaca per dolci e un pizzico di vaniglia. Buccia d’arancia. Per la glassa: Zucchero e cacao sempre in polvere.

Procedura: Creare un composto omogeneo, formare delle palline da infornare a 200°, una volta raffreddate coprirle con la glassa al cacao.

Scaurati

Ingredienti: 1Kg di farina; 7 uova;130 gr di zucchero; 70 grammi strutto; semi di anice.

Procedimento: Questi biscotti vengono prima di essere infornati intinti in acqua bollente e poi vengono infornati

*Avviso ai lettori

Questo articolo non ha alcuno scopo pubblicitario, ma tende a valorizzare esclusivamente la figura  dell’artigiano e le ricette della tradizione pasticcera siciliana, non l’attività commerciale, di cui non si fornisce di proposito alcun dato identificativo.

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Giornalista