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Neurologia all’avanguardia in Sicilia, specialisti al lavoro. Concluso congresso regionale Sin a Siracusa

Siracusa– Una due giorni intensa di approfondimento sulla Neurologia del presente e del futuro, quella conclusasi sabato pomeriggio scorso a Siracusa, nella splendida cornice storica di Palazzo Vemexio, che ha ospitato il congresso regionale della SIN, ma che si è configurata soprattutto come occasione per imbastire proposte da presentare alle istituzioni e alla politica del territorio.

L’obiettivo principale rimane la soddisfazione dei bisogni di cura delle popolazioni residenti, alleviandone i disagi ed ottimizzando le prestazioni.

 “Siamo qui- ha sottolineato il dottore Michele Maria Vecchio, coordinatore SIN Sicilia e presidente del congresso- per proporre e di conseguenza dare risposte organizzative, concrete e celeri, alla nostra popolazione. Abbiamo scelto Siracusa, non soltanto per la sua bellezza conosciuta in tutto il mondo, bensì perché è una di quelle città siciliane in cui si ha la necessità di creare un imprinting maggiore della Neurologia. Qui dobbiamo partire da quello che c’è. Innanzitutto, quindi, dalla grande volontà e professionalità dei neurologi, che per ben lavorare hanno, però, bisogno di una struttura organizzativa diversa, di Unità operative complesse, di diffusione capillare delle strutture nel territorio. Oggi più che mai dobbiamo essere noi medici a raggiungere i pazienti piuttosto che loro a rincorrere noi”. 

Dott. Michele Maria Vecchio, coordinatore Sin Sicilia Neurologia

“Le malattie neurologiche- ricorda il dottore Vecchio- investono l’emergenza-urgenza, con l’Ictus cerebrale che rappresenta la 2° causa di morte, la 1° causa di demenza e la 3° di disabilità. Inoltre, affronta le malattie croniche e degenerative, quali la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, la demenza, l’Epilessia e la cefalea, di cui soffrono circa 6 milioni di italiani”.

“La Neurologia pubblica- ha aggiunto il dottore Gioacchino Tedeschi, presidente della SIN-va fondata ed ottimizzata: per farlo bisogna tenere conto che la nostra specialità medica sta cambiando. Uno dei dati da cui partire per la programmazione sanitaria è che in Italia la Neurologia è in termini di prestazioni ambulatoriali la seconda, mentre pochi sono i posti letto a disposizione. Se io dovessi organizzare una Neurologia in un nuovo territorio penserei sì al reparto di Neurologia che deve curare gli acuti, che deve interessarsi anche dei cronici, ma penserei ad una diversa e più enorme impostazione, con al centro sempre l’interazione con l’ospedale, in modo da creare due vasi comunicanti e funzionali”. “Quando ho iniziato io la mia carriera medica- ha continuato Tedeschi- i neurologi eravamo considerati dai colleghi quelli delle raffinate diagnosi che però non curavamo quasi nulla. La Neurologia era considerata la “regina” in ambito di ricerca, ma pochi erano gli strumenti terapeutici a nostra disposizione. Oggi, invece, i giovani neurologi hanno a disposizione diversi di questi strumenti terapeutici, che stanno cambiando il destino della nostra specialità”.

A fare gli onori di casa a Siracusa sono stati il sindaco della città Francesco Italia, che ha partecipato all’inaugurazione dei lavori, ma anche il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, che nel suo intervento si è soffermato sulle opportunità che offrirà il nuovo ospedale Dea di Secondo Livello di ospitare una Neurologia all’avanguardia e il presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa, Anselmo Madeddu, che ha offerto una panoramica storica, inedita e dettagliata, della Neurologia nel Siracusano, dai tempi degli antichi greci ai giorni nostri.

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