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Arci :” Tendopoli di Cassibile condizioni pessime, ma non abbiamo mai lasciato soli i lavoratori stranieri”

Siracusa: Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dell’Arci Siracusa a firma della presidente Simona Cascio, che plaude al recente stanziamento da parte dell’Assemblea regionale Siciliana di fondi destinati alla sanificazione dell’area di attendamento degli immigrati che si trasferiscono a Cassibile, puntualmente ogni anno, in primavera per il periodo delle raccolte stagionali nelle campagne. Una lettera aperta in cui la presidente mette in evidenza l’operato dei volontari dell’associazione che rappresenta e di altri impegnati su quel fronte, che hanno speso tempo, energie e cuore dentro quegli accampamenti di fortuna, portando viveri, coperte ed una speranza, la conoscenza dei diritti da poter rivendicare. Non è mancata la critica ad un servizio di stampa che non avrebbe, a dire della presidente, messo in luce abbastanza questo aspetto umanitario, sebbene innegabili le condizioni pessime in cui versano i lavoratori. Vi riportiamo il testo integrale della dichiarazione.

“Da anni noi dell’Aci denunciamo le condizioni di estremo degrado e di sfruttamento in cui si trovano i lavoratori stagionali stranieri che in primavera giungono a Cassibile per la raccolta degli ortaggi.

Da anni, insieme ai nostri mediatori culturali e ai volontari di altre associazioni, gratuitamente offriamo loro servizi di supporto legale e concreto sostegno. Quest’anno non ha fatto eccezione. Nonostante le difficoltà di movimento imposte dall’emergenza sanitaria in corso, non abbiamo fatto mancare il sostegno ai circa 300 lavoratori stranieri che hanno trovato ricovero in un campo ai bordi di via Nazionale all’ingresso di Cassibile. In questi mesi – anche prima dell’inizio dell’emergenza – abbiamo raccolto e fornito loro generi di prima necessità e insieme ai mediatori culturali li abbiamo informati sui loro diritti e sulle misure igienico-sanitarie da adottare a tutela della salute. Nei giorni di pioggia, quando era impossibile stare all’aperto fuori dalle tende, i nostri volontari hanno cucinato e portato cibo al campo. Grazie al servizio d’informazione e orientamento online che abbiamo attivato, diversi cittadini, tra cui alcuni lavoratori stranieri, hanno avuto accesso alle misure di sostegno economico previste per l’emergenza (bonus e buoni spesa). Altri, associazioni e singoli cittadini, hanno dato una mano. Il 1° maggio la Cgil di Siracusa ha distribuito 200 mascherine e cibo.

Dunque, salutiamo con soddisfazione l’approvazione da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana di un emendamento alla legge finanziaria, proposto da Claudio Fava, che prevede un significativo stanziamento in favore del Comune di Siracusa per interventi di sanificazione nel territorio della frazione di Cassibile. Vigileremo affinché queste risorse vengano spese in modo corretto ed efficace. E continueremo a batterci perché finalmente cessi lo scempio di questi accampamenti di fortuna degradanti e insalubri, e perché ai lavoratori vengano garantite (dai datori di lavoro) condizioni rispettose dei loro diritti. Per questo l’Arci nazionale è alla testa di un cartello di associazioni che chiedono la regolarizzazione dei lavoratori stranieri  per sottrarli alle condizioni di precarietà e ricatto cui sono perennemente sottoposti.

  Della tendopoli di Cassibile si è occupato un programma televisivo della rete nazionale in una recente puntata e ci è dispiaciuto constatare che il servizio trasmesso abbia fornito un quadro parziale della situazione. Vero è il grave contesto di degrado in cui versa la tendopoli; non corrisponde alla realtà oggettiva, invece, che ciò avvenga in un deserto umano e sociale di generale indifferenza. Ci dispiace che nel servizio non sia stato fatto il minimo accenno all’impegno civile di tanti volontari e volontarie che da anni praticano concretamente la solidarietà nei confronti dei lavoratori stranieri, accreditando l’idea che a occuparsi di loro a Cassibile con sincero spirito solidale sia soltanto il parroco di Bosco Minniti, Carlo D’Antoni, il cui impegno noi di sicuro riconosciamo. Non siamo però d’accordo con lui quando afferma – come nell’ intervista oggetto della critica – che l’amministrazione comunale ha approntato alcuni servizi nel campo di Cassibile esclusivamente per tenere gli stranieri lontano dal centro abitato, senza alcun sentimento di vicinanza a quelle persone.  Come se portare nella tendopoli acqua e luce e garantire la raccolta dei rifiuti non fossero di per sé azioni importanti e doverose, a prescindere dall’emergenza covid 19.  

Del resto il servizio televisivo non ha ritenuto di dare alcuna informazione sul progetto di realizzare a Cassibile un vero campo di accoglienza, dotato di moduli abitativi e di servizi igienici, che il Comune ha avviato con la collaborazione di alcune associazioni, tra le quali l’Arci di Siracusa, individuate tramite una pubblica manifestazione di interesse.

Da parte nostra continueremo a batterci, come abbiamo sempre fatto, per restituire dignità ai migranti, anche attraverso la realizzazione in tempi brevi di questa fondamentale struttura di accoglienza.

Restiamo convinti che usciremo dall’attuale crisi solo se sapremo lavorare tutte e tutti insieme, non da soli. Questo proposito dovrebbe valere ancor di più per chi si muove nel campo della solidarietà e dell’accoglienza”.

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Giornalista