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Conferenza Yes, Siracusa pronta a promuovere l’ autoimpresa tra i NEET

Siracusa- L’Italia continua a svettare nella classifica dei ragazzi che non studiano e non lavorano, i cosiddetti NEET, che sono oltre due milioni .  Siracusa è pronta a lavorare su un progetto che aiuti gli inattivi a fare auto impresa.
 Già nei primi anni di studio del fenomeno, i livelli registrati nel nostro Paese erano più elevati della media europea, 18,8% nel 2007 contro 13,2% EU-28, divario che ha poi registrato un incremento durante la crisi, fino al 2014 arrivando al 26,2%.Stando ai dati Istat 2018, le regioni nelle quali si registra una maggiore presenza di Neet sono: Sicilia (con un’incidenza del 38,6%), Calabria (incidenza del 36,2%), Campania (incidenza del 35,9%), Puglia (incidenza 30,5%) e Sardegna (incidenza 27,5%).
Sono questi alcuni dei dati più significativi sui giovani inattivi divulgati oggi da Microfinanza srl nel corso  della prima giornata della conferenza Yes! sul tema “NEET in Sicilia e le difficoltà oggettive e soggettive  ad accedere al mercato del lavoro”, organizzato dalla società di consulenza,  in collaborazione con Impact Hub Siracusa, che ha deciso di lavorare su uno dei territori più vulnerabili, la Sicilia, promuovendo collaborazioni con vari enti del territorio. 
A breve sarà avviato un progetto proprio a Siracusa che supporterà 4 diverse  categorie di NEET , e cioè Job seekers”, ossia disoccupati di breve e lungo corso che cercano attivamente un lavoro (41%, soprattutto uomini), “Opportunity explorers”: soggetti coinvolti in percorsi formativi non formali, con un interesse esplicito verso una ulteriore formazione, che tentano di mantenere uno stretto legame con il mercato del lavoro (25%); Indisponibili: persone che non stanno cercando attivamente un lavoro, che sono coinvolte in attività e responsabilità familiari e che possono avere problemi di salute (19,5%), Demotivati: soggetti che non stanno cercando attivamente un lavoro, e non sono coinvolti in percorsi formativi (anche informali) o in ruoli familiari o sociali. In questo caso la vision verso le condizioni ed il futuro lavorativo sono particolarmente negative (14,5%).

 “I NEET sono difficili da individuare e coinvolgere, non sono individuabili nei centri per l’impiego o a scuola, sono “giovani fuori dal radar”. – spiegano gli organizzatori della conferenza Yes! di oggi- .Si tratta, quindi, di delineare delle modalità attraverso cui aggregare queste categorie di giovani, investendo su associazionismo, e risolvendo il problema degli spazi di partecipazione. Per questo, al fine di favorire la creazione di percorsi occupazionali per giovani NEETs il progetto prevede iniziative di supporto in termini di ricerca attiva del lavoro, accompagnamento all’avvio di un’attività imprenditoriale ed identificazione di nuove metodologie per diminuire il tasso di disoccupazione, coinvolgendo diversi enti che operano a livello locale”. 
Fra gli interventi di stamattina quello di Giampietro Pizzo di Microfinanza Srl, Simone Piceno e Rosario Sapienza di Impact Hub Siracusa, Giovanni Cafeo segretario della commissione regionale delle Attività produttive, Gian Luca Bombarda direttore di EEA and Norway Grants, Corrado Ferretti di Permicro Lab, Giulia Parola della Munich Business School, Daniela Patuzzi di Invitalia e Patrizia Caudullo di ANPAL. Domani i lavori proseguiranno all’Impact Hub.

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Giornalista