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Bilancio di fine anno per la Cna. Artigianato ancora in crisi nel 2019. Eccessiva pressione fiscale tarlo delle PMI

Siracusa- Bilancio di fine anno, questa mattina, per la Cna di Siracusa. A tracciare gli obiettivi raggiunti negli ultimi 12 mesi sono stati il presidente  Innocenzo Russo il suo vice Gianpaolo Miceli e  Pippo Gianninoto, che hanno passato al setaccio i diversi settori, condannando all’unisono l’eccessiva tassazione che penalizza nel Paese le piccole e medie imprese.

“Anche il 2019 – scrivono nella relazione- come gli ultimi anni, si contraddistingue per una forte contrasto tra settori in grande espansione ed altri che continuano a perdere mercato, specie l’artigianato che realizza saldi ancora negativi tra imprese nate e quelle cessate. Saldo negativo dunque per gli artigiani nei primi 9 mesi del 2019 e con un trend che verrà confermato a fine anno, al terzo trimestre – 37 imprese mentre nel quadro più generale delle imprese il saldo nel primo trimestre è attivo con un + 560 aziende in provincia. In entrambi i casi (artigiani e totale delle imprese) abbiamo settori in continua crisi come l’edilizia o il commercio al dettaglio mentre altri continuano la loro ascesa come i servizi ed il turismo. Preoccupa poi la manifattura che non offre segnali veri di rilancio e che rappresenta il vero termometro di sviluppo del territorio.

Dati complessi che si connettono inevitabilmente con alcuni aspetti specifici sulla pressione fiscale che nel 2019 a Siracusa è stata nel suo complesso pari al 61,1% in calo di 1,5% rispetto all’anno precedente ma ancora troppo alta (basti pensare che la sola scelta di rendere totalmente deducibile l’IMU la abbatterebbe di altri 3 punti) ed il difficile accesso al credito che ha visto la Sicilia ridurre di quasi un miliardo e mezzo il finanziamenti alle piccole imprese nonostante proprio queste ultime abbiano dimezzato le proprie sofferenze tra il 2016 ed il 2018”.

“In questo contesto CNA – sottolinea Miceli- ha affrontato questi temi con forte determinazione attuando un serio impegno sul front dell’organizzazione del territorio e del supporto alle imprese. Pensiamo su tutti alla istituzione delle ZES Zone Economiche Speciali che sta registrando in queste settimane l’inserimento delle aree artigianali di 12 comuni con un allargamento  di quelle aree che saranno al centro del rilancio economico del territorio, una sinergia fortissima con i Sindaci e le altre organizzazioni che rappresenta un punto di partenza per un ritorno vero alla concertazione nella nostra comunità. Il medesimo impegno è stato posto per l’istituzione delle Zone Franche Montane, un atto che potrebbe invertire il trend di spopolamento delle aree interne. Alcuni risultati importanti hanno riguardato azioni da noi promosse come l’ulteriore passo sulla deducibilità dell’IMU fino al 50%”.

“Sul credito – dicono- ancora un enorme lavoro al fianco delle piccole imprese con il consorzio di garanzia fidi UNIFIDI IMPRESE SICILIA che determinerà ancora una volta finanziamenti alle imprese con il canale bancario per oltre 10 milioni di euro, una cifra importantissima se si pensa alla stretta creditizia degli ultimi anni verso le PMI”.

I SETTORI ECONOMICI E L’OPERATO di CNA SIRACUSA

“Sul fronte delle infrastrutture- ricordano i vertici di Cna- abbiamo condotto una trattativa estenuante e fortissima per la ripartenza dei lavori autostradali della SIRACUSA-GELA, con il   protagonismo delle piccole imprese e i fornitori del territorio, fondamentale per la competitività, mentre continuiamo l’impegno sia per la realizzazione della RAGUSA-CATANIA, altro tassello fondamentale per dare linfa alla voglia di riscatto del sud est siciliano, che per la apertura di tanti altri  cantieri  che debbono interessare: la messa in sicurezza di scuole ed edifici pubblici, di sistemazione della viabilità interna ulteriormente disastrata dalle recenti  piogge torrenziali, la costruzione del  nuovo ospedale di secondo livello provinciale ecc.

Imprese Balneari

Sui singoli settori registriamo un grande risultato con la norma regionale che apre le porte alla estensione delle concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari fino al 2033, una boccata d’ossigeno enorme per gli imprenditori che vedono il proprio termine d’impresa al 31/12/2020 e che oggi possono continuare ad investire, un grande risultato di CNA.

Comparto CASA

Il progetto RIQUALIFICHIAMO L’ITALIA, realizzato da CNA ha preso piede anche nel nostro territorio con i primi cantieri su condomini del territorio per la loro riqualificazione energetica sfruttando gli incentivi pubblici. Ad oggi sono in corso ed in fase di avvio lavori per oltre 7 milioni di euro con un percorso in costante evoluzione. Importante l’impatto nella recentissima legge di bilancio nazionale nella quale da un lato sono stati prorogati gli incentivi per sisma bonus ed efficientamento energetico  e dall’altro è stato scongiurato lo sconto in fattura per lavori fino a 200 mila euro. Al contempo abbiamo avviato un percorso di formazione continua per gli imprenditori sulle fonti rinnovabili e impianti con gas fluorurati.

Turismo

Sul segmento turistico tanti impegni, continua l’accordo con AirB&B per agevolare gli imponenti flussi connessi al turismo esperienziale in Sicilia, una strategica connessione con il comparto agroalimentare avendo un occhio verso una proposta in grado di agevolare le aree costiere e quelle interne, con questa prospettiva abbiamo promosso tre itinerari alla recente fiera del TTG di Rimini con ottimi risultati in termini di valorizzazione del territorio mentre continua una netta posizione a tutela degli operatori regolari e contro l’abusivismo che rischia di compromettere le azioni volenterose dell’economia sana.

Agroalimentare

Un forte impegno a sostegno del settore con azioni specifiche come la riduzione delle accise del 40% sui i birrifici artigianali, la valorizzazione dei prodotti di eccellenza negli itinerari turistici e manifestazioni molto più specifiche come l’ormai consolidata realtà dei Sortino Gluten Free Days che mette in risalto il mercato del senza glutine con una costante azione di sensibilizzazione verso la comunità e verso gli operatori.

Indennizzo Commercianti

La legge di bilancio dell’anno scorso aveva negato il riconoscimento dell’indennizzo per cessata attività commerciale a coloro che avevano chiuso l’attività nel periodo 2017/2018. Con un intervento pressante è stato stabilito dalla Legge di Conversione del 2.11.2019, n. 28 il riconoscimento dell’indennizzo anche a questa categoria di operatori che altrimenti avrebbero subito una grave ingiustizia.

Il 2020 sarà ancora all’insegna della continuità del lavoro svolto e continueremo a sostenere il mondo di chi, nonostante tutto, continua a generare ricchezza con impegno e instancabile senso del dovere, investendo capitali propri in un contesto territoriale che tante volte penalizza le imprese anziché sostenerle.

Camere di Commercio

La Cna sosterrà ancora con più forza il prossimo anno l’azione che stanno portando avanti, con i loro Presidenti,  ben 18 Camere di Commercio  contro la riforma del Sistema Camerale, che purtroppo in Sicilia ha visto la Camera di Commercio siracusana accorpata di forza e contro la volontà del Consiglio Camerale (si doveva  privatizzare l’aeroporto!!!)  dal sistema di  potere imperante nella scorsa legislatura alla Regione, alla Camera di Commercio  di Catania, con il risultato di aver distrutto un centro importante di concertazione e programmazione sul territorio.

Riforma scritta nel 2015 sotto condizioni assurde di riordino del sistema istituzionale del Paese, che prevedeva anche  la cancellazione  delle Provincie, poi non avvenuta, anzi  bocciata dal referendum.

Molte Camere di Commercio, una Regione , tantissime associazioni di Categoria anche siracusane, hanno fatto ricorso legittimamente contro la normativa che vuole che le loro Camere si accorpino con le altre, di fatto scomparendo e creando enti “mostruosi” racchiudendo anche tre territori provinciali, come è avvenuto nel nostro caso, distanti da loro centinaia di Km, in alcuni casi anche non confinanti, con assetti istituzionali e relazioni diversi, con sistemi produttivi totalmente differenziati, in termini di settori, numero di imprese, loro dimensioni e servizi specifici.

I ricorsi hanno prodotto che la Magistratura Amministrativa ha  ravvisato il fumus di incostituzionalità e quindi di illegittimità ( in quanto materia questa concorrente tra lo Stato e le Regioni), rimandando la decisione alla Corte Costituzionale che deciderà nella seduta già programmata del 20 aprile 2020.

Ed il prossimo anno, precisamente il 13 febbraio, si terrà presso il TAR di Catania anche l’udienza  di  merito  sul ricorso presentato da diverse Associazioni di Categoria sulla regolarità delle procedure di accorpamento delle Camere di Commercio di Catania, Ragusa e Siracusa.

“Ci batteremo – concludono- dunque, coinvolgendo le deputazioni parlamentari, le istituzioni, le associazioni,  perché senza aspettare la sentenza della Corte o del TAR  nei primi mesi dell’anno, il Governo possa proporre alle Regioni prima e  al Parlamento dopo  la modifica della legge di riforma  rendendo facoltativi gli accorpamenti , con la possibilità di tornare indietro là dove sono stati fatti o imponendo di odificare gli statuti in senso federale”.

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