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Sentenza Cga, Italia vittorioso: “Tanto rumore per nulla” e annuncia querele a chi lo ha accusato di brogli

Siracusa- “Molto rumore per nulla, potremmo dire citando Shakespeare, perché il Cga con la sentenza di ieri ha smontato il castello di congetture che era stato costruito per far annullare il voto espresso dai cittadini”. Così il sindaco, Francesco Italia, ha commentato stamattina, in conferenza stampa, la sentenza con la quale i giudici amministrativi di appello di Palermo hanno ribaltato la decisione del Tar etneo dello scorso novembre. Accanto a lui, il vice sindaco, Pierpaolo Coppa, e il collegio difensivo; presenti, in una delle sale dell’Urban Center, gli altri componenti della Giunta e quasi tutti i dirigenti del Comune. Il Cga ha negato la ripetizione del voto nel primo turno elettorale in nove sezioni e ha respinto anche il ricorso incidentale con il quale lo sfidante sconfitto al ballottaggio, Ezechia Paolo Reale, aveva chiesto di aggiungere altre 12 sezioni.

“È stato messo un punto fermo ad una vicenda dolorosa – ha proseguito il riconfermato sindaco Italia – che spero dimenticheremo in fretta. Io credo che a nessun siracusano abbia fatto piacere vedere la propria città associata a chissà quali consorterie criminali che avrebbero tentato di alterare il risultato elettorale. Per questo, ho già querelato tutti coloro che hanno associato la mia persona e questa amministrazione a brogli o a qualunque tipo di macchinazione o operazione non trasparente. La nostra azione e la nostra storia dimostrano dove sta la trasparenza e dove, invece, esiste un costante tentativo di inquinare i pozzi e di confondere i nostri cittadini”. Poi il sindaco Italia ha parlato del lavoro che lo attende nei prossimi tre anni: “Ringrazio tutta la macchina comunale per il lavoro fatto in questi primi due anni, che ci consente di proseguire la nostra azione per la realizzazione del programma elettorale. Cercheremo di normalizzare quelle situazioni, purtroppo, incancrenite da parecchio tempo, a causa di una politica che ha favorito interessi particolari e non ha guardato al bene comune. Purtroppo, l’emergenza Covid- 19 ha stravolto il bilancio di previsione che, per la prima volta, era stato approvato a febbraio ma questo non ci impedirà di avviare un’importante attività di programmazione e riorganizzazione da portare avanti con sempre maggiore determinazione”. “Ci aspettano molte sfide – ha concluso il sindaco Italia – per la mobilità sostenibile, per l’ambiente, per il rinnovo della struttura amministrativa con nuovi concorsi, solo per citarne alcune. Lo vogliamo fare coltivando la concordia e annullando le distanze tra Palazzo e cittadini, che restano il nostro fine ultimo. La politica e la burocrazia sono il mezzo per far avere ai siracusani benessere, sviluppo, sicurezza, migliore qualità della vita e soprattutto trasparenza. In questa prospettiva dialogheremo sempre di più con quelle forze e quella parte di città che condividono alcuni valori imprescindibili e la stessa idea di Siracusa.

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Giornalista