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Confindustria, le piccole aziende siracusane soffrono ma resistono e pensano al “dopo” Coronavirus

Siracusa- Piccola Industria di Confindustria Siracusa, a seguito delle restrizioni imposte dal DPCM del 22 marzo, ha realizzato una indagine tra le pmi associate per valutare l’impatto che l’emergenza sanitaria Covid 19 ha avuto. All’indagine, che si è svolta nel periodo che va dal 31 marzo al 4 aprile, hanno partecipato aziende rappresentative delle diverse categorie merceologiche. Dall’analisi dei dati, e soprattutto dal confronto con le aziende, risulta confermata la percezione che quasi tutti i settori merceologici sono stati, più o meno, colpiti negativamente dall’emergenza e ciascuno con caratteristiche specifiche. Con altrettanta specificità ogni settore sta cercando di reagire. Molte aziende, pur potendo utilizzate la cassa integrazione per tutti i lavoratori, hanno mantenuto l’attività produttiva al minimo, nel pieno rispetto della massima sicurezza dei lavoratori stessi, per essere pronti a ripartire e comunque con un notevole utilizzo dello smart working. “É quasi l’unanimità degli intervistati a chiedere – dice Sebastiano Bongiovanni, Presidente della Piccola Industria di Confindustria Siracusa – immediata liquidità per affrontare questa emergenza, il differimento del pagamento di contributi e tasse anche per le aziende che superano i 2 Milioni di fatturato, ponendo comunque un tetto massimo e con la possibilità di pagarli con rate senza interessi e more nell’arco di 12 mesi e la possibilità di accedere a prestiti e finanziamenti con garanzia del 100% da parte dello Stato con tempi di erogazione veloci e costi di interesse bassi”. ”Da questo punto di vista il recente D.L. 23 dell’8.04.2020 è un buon provvedimento che viene incontro alle esigenze di liquidità, anche se recepisce solo parzialmente le aspettative delle aziende intervistate, in quanto parla di massimo 5 rate per il versamento di contributi e tasse e per i prestiti e i finanziamenti non per tutti viene garantita la copertura dello Stato al 100%”. “Dall’indagine è emerso, tra le aziende associate, la voglia di resistere ed affrontare le criticità, cercando di pianificare il “dopo Corona Virus” con la voglia di ricominciare a pieno ritmo nel più breve tempo possibile”. “È il costante confronto con le aziende che ci permette di dare indicazioni e suggerimenti alle istituzioni locali, regionali e nazionali per il tramite di Confindustria, con il fine di salvaguardare le aziende e i lavoratori del nostro tessuto produttivo e superare le innumerevoli pastoie burocratiche che spesso rallentano o bloccano i processi decisionali”. “Dal 27 al 30 aprile – conclude il Presidente della Piccola Industria di Confindustria Siracusal’indagine verrà riproposta per avere un quadro aggiornato della situazione”

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