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Disabilità, stabilizzazione Asacom, flash mob a Siracusa

Siracusa- Chiara, diretta e concisa la rivendicazione degli Asacom, aderenti al Misaac, Il Movimento costituito proprio per promuovere l’internalizzazione e la stabilizzazione degli assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione, oggi in balia del precariato in tutto il territorio nazionale.

 Gli operatori siracusani, affiancati dalle famiglie degli studenti, nel pomeriggio di ieri, sono stati protagonisti, nello spaziale antistante il Pantheon, di un flash mob a sostegno del disegno di legge 236 del 22, con cui si sta tentando di imboccare  la strada dell’inserimento nell’organico del personale scolastico di questa figura professionale altamente qualificata, di supporto agli alunni con disabilità.

Finora il servizio ha fatto riferimento agli enti locali- Comuni e Province, a seconda del grado di istruzione degli istituti scolastici frequentati dagli aventi diritto- che lo affidano, ogni anno, in base alla disponibilità delle risorse, alle cooperative, diverse delle quali però non riescono ad anticipare tutte le somme necessarie a saldare  con regolarità gli stipendi ai propri dipendenti, a causa del  ritardo nello stanziamento dei fondi che anch’esse subiscono. 

La certezza stipendiale, infatti, è tra i punti della piattaforma rivendicativa degli addetti ai lavori. “ Sono Asacom da 10 anni-spiega un’operatrice- inserita in un noto liceo della mia città, e al pari di come accade per le docenti, vorremmo anche noi un giusto e puntuale riconoscimento economico, ferie estive, allerte meteo e assenze degli utenti che seguiamo pagate. Oggi, invece, se l’alunno si assenta e non avvisa facciamo un viaggio a vuoto, il maltempo equivale a mancato guadagno e in più viviamo in uno stato di incertezza perpetuo”.

“Siamo stanchi di rimanere invisibili- aggiunge un’altra assistente , di pluriennale esperienza- . A tutti gli effetti, per esperienza e formazione, siamo personale scolastico. La scuola è il luogo della nostra attività lavorativa e abbiamo il diritto di essere stabilizzati, come avvenuto per altre categorie del personale ATA”.  

D’accordo con i lavoratori soprattutto i genitori dei bambini e ragazzi destinatari dell’assistenza all’autonomia e alla comunicazione, che è di supporto al sostegno.

“I nostri figli, dall’inizio di ogni anno scolastico- dice una mamma, che funge da portavoce- devono avere la garanzia di poter contare su queste figure capaci di accompagnarli nel loro percorso di studio, permanenza in classe, socializzazione, e che sono un punto di riferimento anche per noi”.

“Si parla di continuità assistenziale- aggiunge un altro genitore- ma alla fine questi lavoratori per campare devono seguire altre strade, abbandonando a malincuore i loro bagagli di competenze, professionalità, che sono fondamentali per noi e i nostri figli”.

La manifestazione locale, fa eco alle altre organizzate dal Misaac in questi giorni in tutta Italia.

Mascia Quadarella

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Giornalista