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Teatro Greco, “Processo a Pietro Grasso”, in scena i liceali del Quintiliano

Siracusa- Scuola, legalità e teatro, un trinomio culturale fruttuoso che, questa mattina, sul suggestivo palcoscenico del Teatro greco di Siracusa, ha preso forma nella performance, ideata e prodotta dagli studenti del Liceo statale Polivalente “Quintiliano di Siracusa”, dal titolo “Processo a Pietro Grasso”.

Affascinati dal vissuto e dall’operato del senatore siciliano, ex magistrato , di quelli che “Cosa nostra” l’hanno analizzata nella sua evoluzione, combattuta, nonché “raccontata” in diverse pubblicazioni, i liceali siracusani, nel febbraio scorso, hanno avviato un progetto alla sua esperienza ispirato, che ha coinvolto l’intera comunità scolastica.

Un laboratorio di riflessione condivisa e democratica “teatralizzata” che ha portato gli studenti ad avviare un’interlocuzione diretta con il già procuratore anti-mafia, che insieme al suo staff ha offerto piena disponibilità ad essere “ascoltato” pubblicamente, assecondando la curiosità e saziando la fame di conoscenza e giustizia degli adolescenti.

L’iniziativa era stata annunciata dall’istituto nel corso di una conferenza stampa, organizzata proprio il 23 maggio, in occasione del doloroso anniversario della strage di Capaci, per non dimenticare e mantenere accesi i riflettori sul sacrificio dei giudici Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e gli uomini della loro scorta.

A chiudere la performance dei ragazzi del “Quintiliano” l’esibizione del cantante folk Carlo Muratori.

Secondo il programma, dopo l’incontro con Pietro Grasso, seguiranno i saluti del Sindaco Francesco Italia e del prefetto Giusy Scaduto, l’intervento
dell’Assessore alla Tutela e valorizzazione dei Beni e Attività Culturali e alla Legalità Fabio Granata.

In presenza delle autorità, poi, a cura del Rotary Club Siracusa Monti Climiti, si aprirà la cerimonia di premiazione dei video realizzati dalle scuole siracusane nell’ambito del progetto “Educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva”.

“Il sogno degli studenti- commenta la dirigente scolastica del Quintiliano, Simonetta Arnone- è diventato realtà, dentro un percorso di consapevolezza che fa della legalità e della lotta alle mafie il vessillo di ogni scuola e di ogni percorso formativo degno di essere considerato
tale, il baluardo della cittadinanza attiva e partecipata con passione e impegno”.

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