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All’Arenella Nord e Sud uniti in uno scatto. Il mare, stavolta, accorcia le distanze, lo sport crea legami

Siracusa- Le acque cristalline e mosse dell’Arenella, in lontananza la magnifica Ortigia. Sotto un cielo, di metà gennaio, dalle nuvole “montate a neve”, immersi tra le onde, intenti in un allenamento, dal taglio “cinematografico”, ma nato all’improvviso dalla complicità di due fratelli di arti marziali, l’uno di fronte all’altro si confrontano due amici “avversari”.

E’ una scena di ordinaria quotidianità. Una parentesi di confronto tecnico, suggellata da uno scatto amatoriale, che postato sui social diventa spontaneamente “ambasciatore” della bellezza.

Sì, la bellezza dei luoghi che fanno da sfondo a valori umani, spontanei, incontaminati, che confondono il nord e il sud d’Italia in un sorriso prima e in un abbraccio dopo, abbattendo preconcetti e stereotipi da non far tornare in auge.

Il mare, d’altronde, così come è capace di crearle, le distanze riesce pure ad accorciarle e lo sport, si sa , crea lunghi ponti e saldi legami.

Protagonisti, inconsapevoli, dello scatto sono i due istruttori di Nippon Kempo, Jerry Rossignoli da Varese e Giuseppe Cassia da Siracusa. Due cinture nere sul tatami: vissuti, esperienze e formazione diversi, detentori entrambi della conoscenza delle tecniche della disciplina marziale, che si sta facendo strada in Italia da qualche anno, per la sua completezza e varietà di stili e la cui coppa nazionale, il prossimo anno, potrebbe essere disputata in città.

I due, catturati dal panorama, stavano eseguendo dei Katà in acqua, destando spettacolo, accentuando quello della generosa natura siracusana.

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Giornalista