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Consiglio Comunale Siracusa ecco cosa è successo nella seduta della bocciatura del conto consuntivo 2018

Siracusa– Sul voto del consiglio comunale di ieri sera, con la bocciatura del conto consuntivo 2018, già ieri sera è stato informato via telefono il commissario ad acta già nominato dalla Regione e lunedì partirà la comunicazione ufficiale all’assessorato alle Autonomie locali, cui spettano gli atti conseguenziali, compreso quello dell’eventuale dichiarazione di decadenza dell’assemblea cittadina. Il Consiglio ha tempo fino a mercoledì prossimo (13 novembre) per votare il conto consuntivo ma molte sono le questioni sul tappeto rispetto ai tempi a disposizione. Secondo alcuni “rumors” si starebbe già predisponendo la convocazione di una seduta di Consigli per martedì prossimo, al fine di approvare il conto consuntivo incriminato, apportando le dovute modifiche.

      Il dibattito di ieri all’Urban center, sotto la presidenza di Moena Scala, aveva registrato tutti interventi contrari alla proposta delle Giunta, ad eccezione di Carlo Gradenigo. Il primo a prendere la parola, nella veste di presidente della commissione Bilancio, era stato Salvatore Castagnino che aveva insistito sulla vicenda dei 20 mila euro del fondo di riserva del sindaco destinati a sei associazioni culturali con provvedimenti, a suo dire, presi in poche ore allo scadere del 2018 e sui quali i revisori dei conti hanno espresso parere negativo. Castagnino ha detto che il voto del Consiglio è una semplice presa d’atto e, dunque, i consiglieri non possono essere ritenuti responsabili nel caso contestazioni da parte della magistratura; poi ha criticato il presidente Scala per non avere mai domandato chiarimenti al sindaco sull’utilizzo del fondo di riserva e ha concluso chiedendo che gli atti fossero inviati alla Procura del tribunale di Siracusa e a quella della Corte dei conti.

      Sulle critiche ricevute, Scala ha subito replicato dicendo che il presidente del consiglio comunale non ha dovere di vigilanza sull’uso del fondo di riserva.

      Il confronto è proseguito con Giuseppe Impallomeni che ha contestato l’azione amministrativa del 2018 citando asili nido, refezione scolastica, manutenzione stradale e trasporto pubblico e poi ha invitato gli assessori a confrontarsi con i consiglieri, cosa che, a suo parere, non avviene.

      Cetty Vinci ha riproposto il problema dell’assenza nel fascicolo del bilancio delle partecipate, circostanza che inficerebbe l’atto, e ha lamentato lo scarso rispetto dell’Amministrazione verso le decisioni del consiglio comunale, come  nel caso dei 250 mila euro non destinati alla realizzazione del canile comunale o l’utilizzo della tassa di soggiorno.

      Ezechia Paolo Reale ha annunciato il voto negativo perché dal consuntivo, ha affermato, si evince che poco è stato fatto e perché è stato rilevato un profilo di illegittimità sulla questione del fondo di riserva. Poi ha espresso dubbi sul fatto che i consiglieri che approvano un bilancio illegittimo possano essere esenti da responsabilità, e sui bilanci delle partecipate ha affermato che gli amministratori devono essere obbligati a presentarli e che se non lo fanno devono essere rimossi. Infine, ha lamentato il mancato rispetto delle misure correttive approvate dal Consiglio il 28 dicembre del 2018 e, rivolto al presidente Scala, ha detto che se è vero che non ci sono obblighi di vigilanza è altrettanto vero che i consiglieri devono poter sapere come viene utilizzato il fondo di riserva del sindaco.

      Carlo Gradenigo ha annunciato il voto positivo perché la bocciatura del consuntivo, “arrivato in aula prima rispetto al passato”, espone il Comune al rischio di non poter accendere mutui per oltre 13 milioni di euro da destinare al bando periferie, al cimitero, alle scuole e alle case popolari.

      Michele Mangiafico ha preso la parola per rilevare le troppe assenze nei banchi della maggioranza mentre Franco Zappalà ha annunciato l’abbandono dell’aula.

      L’ultimo a prendere la parola è stato Roberto Trigilio che ha invitato l’Assise a bocciare il consuntivo, anche a costo di andare allo scioglimento del consiglio comunale, per l’insufficiente attività svolta dalla Giunta.

      In apertura di lavori, nella fase delle comunicazioni dei consiglieri, sono intervenuti: Mauro Basile che ha parlato degli sportelli chiusi in alcune delegazioni di quartiere, dei problemi del traffico a Belvedere ogni volta che si verificano incidenti all’ingresso nord della città, del tensostatico di Belvedere danneggiato dal maltempo e degli avvisi affissi sui loculi le cui concessioni di ritengono scadute; Michele Mangiafico ha chiesto una migliore organizzazione nella distribuzione dei mastelli per la raccolta differenziata e si è soffermato sulla occupazione abusiva di una parte di Casa Monteforte; Franco Zappalà ha chiesto le ragioni del non utilizzo dell’aula consiliare, della mancata presentazione della relazione annuale del sindaco, delle inefficienze dell’Ufficio trasparenza, dell’uso del fondo di riserva del sindaco e ha chiesto se la Digos venga informata delle convocazioni del Consiglio comunale; Ferdinando Messina ha comunicato l’ingresso del consigliere Simone Ricupero in Anci Sicilia Giovani; Cetty Vinci ha sollevato il problema delle difficoltà per i disabili al parcheggio Molo; e del parcheggio Molo ha parlato anche Carlo Gradenigo per segnalare che la sbarra di uscita ieri era alzata per un guasto, cosa che ha comportato mancati incassi per il Comune.

      Altre comunicazioni iniziali sono state di Salvatore Costantino Muccio e Michele Buomomo sulla viabilità a Targia, per chiedere una relazione al fine di comprendere le ragioni del mancato rispetto di un atto di indirizzo approvato dal Consiglio dopo un incidente mortale; infine Castagnino ha ripreso la questione degli avvisi affissi sui loculi del camposanto e ha denunciato il fatto che all’Ufficio servizi cimiteriali sarebbe stata messa a disposizione dell’utenza una copia del regolamento di polizia mortuaria corretta a penna.  

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