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In campo contro violenza e pregiudizi, Stonewall LGBT a Siracusa compie 11 anni

Siracusa- Il pregiudizio si annida nella mancata conoscenza, che alimenta stereotipi sociali, capaci solo di sterilizzare le coscienze, occludere le menti e offuscare ciò che davvero conta: l’essenza stessa delle persone, con le loro emozioni, con il loro essere diverse dalle aspettative comuni, ma a dispetto di tutto e tutti complete e felici, capaci di vivere, fuori dall’omologazione, una vita piena e persino invidiabile.

A scendere in campo a sostegno di chi viene avvertito e fatto sentire “diverso”, da chi condanna a prescindere e osserva la vita con occhi “strabici”, incapaci di mettere a fuoco chi ha davvero davanti, al di là dell’ orientamento sessuale, del colore della pelle, della religione seguita, dallo stile esistenziale scelto, ci sono ormai da anni diverse associazioni, che contrastano i falsi miti, le ideologie sbagliate, diffondendo la cultura del rispetto, prima che dell’inclusione.

Tra le realtà associative presenti nel territorio siracusano, da ben 11 anni, è operativa Stonewall GLBT, che ha improntato la sua azione su esperienze, positive e negative, vissute sulla propria pelle dai soci fondatori e dai volontari, che ogni giorno contribuiscono a schermare il tessuto sociale dalle visioni omofobiche, che rischiano di rendere difficile presente e futuro di persone brillanti, solo perché non rispecchiano i prototipi di maschio o femmina, e in alcuni casi racchiudono in sé il meglio di ambedue i generi

Ieri gli 11 anni di questo impegno, di questa “mission”, sono stati festeggiati con una conferenza stampa, per condividere i risultati con l’intera comunità.

Tante cose sono state fatte in questi anni ma ancora la strada è lunga, molto ancora vi è da fare, sia a livello locale che in ambito regionale e nazionale. Da tempo noi di Stonewall invochiamo un cambiamento che deve avvenire a partire soprattutto dalle istituzioni, sono loro le destinatarie delle prossime azioni che, congiuntamente con il Network di associazioni riunite sotto il nome di “Educare alle differenze”, intraprenderemo sollecitandole affinché si adoperino per valorizzare l’educazione alle differenze promuovendola nelle scuole”. A parlare è il presidente di Stonewall GLBT Siracusa, Alessandro Bottaro, che ha sintetizzato il bilancio di questo oltre decennio di attività. “Sono stati undici anni molto intensi in cui l’associazione è cresciuta parecchio grazie all’iniziativa di Tiziana Biondi, fondatrice insieme ad Andrea Intagliata e madre ideologica di Stonewall. Sul territorio abbiamo fatto tanto, – ha continuato Bottaro – e abbiamo voglia di proseguire nel nostro percorso di sensibilizzazione e informazione sul tema dei diritti e delle discriminazioni e naturalmente di aiuto e sostegno alle persone LGBT+ e ai loro genitori”.

Principalmente il nostro intento è curare le attività rivolte al territorio dal punto di vista dell’aspetto psicologico, – spiega Emma Lo Magro – lo faremo con l’Open Space che è un luogo di sostegno per gli aspetti che riguardano l’orientamento sessuale e l’identità di genere e un luogo aperto di consapevolezza di se. Inoltre sempre insieme al dottor Andrea Malpasso, all’interno di Stonewall, porteremo avanti progetti di carattere sociale, soprattutto all’interno delle scuole e quindi verso tutti i tipi di bullismo, in particolare quello a sfondo omotransfobico e all’aggressività legati alle differenze, infine curando l’aspetto legato all’educazione sessuale”. Confermato, tra i servizi offerti dall’associazione, anche la consulenza legale alle persone LGBT+, aspetto curato dall’avvocata Alessia Lo Tauro.

“In questi anni abbiamo intrapreso azioni in favore di chi rivolgendosi all’associazione ha richiesto assistenza nella delicata fase della transizione, sia di tipo “f to m” che il contrario. Questo perché ricordo a tutti, – continua Alessia Lo Tauro – che si tratta di percorsi che non si possono intraprendere liberamente ma necessitano di una serie di autorizzazioni da richiedere mediante l’azione legale. Poi continuiamo ad occuparci di episodi di violenza verbale o anche fisica ai danni di persone gay, lesbiche, bisessuali o transessuali che ancora oggi nel terzo millennio purtroppo si continuano a registrare, non ultime le molestie virtuali che in alcuni casi sfociano anche nella diffamazione a mezzo internet, un reato che purtroppo negli ultimi anni sta spopolando”.    

All’incontro con la stampa la vice presidente, Tiziana Biondi ha anticipato le prossime iniziative in cantiere: “Il prossimo impegno che abbiamo è all’interno del Festival dell’Educazione di Siracusa, che si terrà nella settimana del 20 novembre, perché Stonewall fa parte delle associazioni amiche di “Siracusa città educativa”. In quell’occasione, – continua Biondi – presenteremo un’attività rivolta alle ragazze e ai ragazzi delle scuole superiori, condotti dagli psicologi Andrea Malpasso ed Emma Lo Magro e poi parteciperemo alla “Marcia dei diritti” e ad un momento di letture differenti, rivolte a bambine e bambini dai 3 anni in su, subito dopo la marcia. Inoltre entro la fine dell’anno proveremo a lanciare a Siracusa, in anteprima assoluta e in collaborazione con la Scuola di Tango Bohemien, il tango queer rivolto a coppie dello stesso sesso. Infine, continueremo con la presentazione di libri a tematica LGBT+, anche in anteprima nazionale e con il nostro Cineforum Fuori Menù”. Tra i servizi confermati anche quest’anno dall’associazione Stonewall, in forma del tutto gratuita, l’Open Space condotto dagli psicologi Emma Lo Magro e Andrea Malpasso.

Mascia Quadarella

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Giornalista