Ultim'ora

Roberto Trigilio: “Metterò le mie competenze al servizio della città”

Siracusa- È uno dei primi candidati a sindaco di Siracusa, per le prossime elezioni amministrative del 28 e 29 maggio, uscito alla scoperto, giocando d’anticipo rispetto agli altri papabili concorrenti. 56 anni, avvocato, una precedente esperienza in seno al Consiglio comunale aretuseo, tra i banchi dei 5 stelle, Roberto Trigilio ha affidato, di recente, in un bar fronte mare, l’ufficializzazione della sua corsa alla poltrona di primo cittadino del capoluogo a Cateno De Luca, leader del movimento “Sud chiama Nord”, con il cui simbolo si presenta. 

“Nessun cambio di casacca”, risponde in maniera secca, alla domanda sui perché della mancata prosecuzione della sua carriera politica con i pentastellati che lo avevano, nel 2018, tenuto a battesimo”.

“Dopo lo scioglimento del Consiglio comunale – Trigilio ripercorre alcune tappe della sua storia politica- nel novembre 2019, a seguito della disapprovazione del consuntivo del sindaco, al quale volevamo lanciare un messaggio politico forte e chiaro, siamo andati a casa noi per effetto di una illogica normativa regionale, quindi, sono tornato ad essere un cittadino libero da vincoli politici e come tale ho scelto, nel tempo, di seguire l’azione politica di Cateno”.

“In seno ai 5 stelle ho conosciuto belle persone e anche persone che reputo meno carismatiche. L’esperienza con il movimento, che a mio modesto avviso, ha subito nel tempo un’involuzione politica, che è sotto gli occhi di tutti – sottolinea Trigilio- fa parte del passato. Nel 2020, infatti, ho iniziato a seguire il percorso di Cateno De Luca, che è riuscito a risollevare le sorti del Comune di Messina e che ho ammirato ancor di più per il coraggio con cui si è dimesso dalla carica di sindaco di una città metropolitana in ascesa per affrontare la sfida della presidenza della Regione Siciliana, affermando la forza del partito, di cui oggi faccio parte”.

“De Luca- Trigilio continua con gli elogi al suo leader – ha scalato l’Everest con le infradito. Per me è eccezionale sia per le sue qualità politiche, sia per i suoi aspetti folcloristici, ma soprattutto per la sua conoscenza della macchina amministrativa. Il suo progetto politico mi ha chiamato e io ho risposto”.

 Perché i siracusani, invece, dovrebbero riversare su di lei la loro preferenza? Cosa ha da offrire a questa città e ai suoi abitanti? “Il contributo che posso dare – risponde-unitamente al mio gruppo si fonda su una ottima preparazione giuridica, in particolare siamo centrati sul diritto civile e  su quello amministrativo. Posso, dunque, trasfondere nella politica la mia esperienza professionale, ma anche quella breve ma intensa maturata al consiglio comunale. Ricordo che tante sono le interrogazioni da me presentate e sui più disparati argomenti”.

Quale sarà l’asse portante della sua azione amministrativa, qualora venisse eletto? La redazione del piano urbanistico del Comune di Siracusa, da cui dipende il rilancio della città. Non diciamo che si deve buttare tutto, ma bisogna ridefinire il territorio, tenendo conto delle indicazioni di tutti i portatori di interessi, dai commercianti agli studenti, imprenditori, rigenerando le aree già sfruttate, nell’ottica di un’efficiente transizione ecologica. Non bisogna tralasciare nemmeno il decoro della città e bisogna preservare pure il patrimonio edilizio ereditato dal passato, dandogli destinazioni d’uso di pubblica utilità e culturali.

Con che aggettivi descriverebbe la Siracusa di oggi? Senza alcun dubbio trascurata. Deperita e depauperata delle sue risorse.

Che ruolo avrà la donna in una sua ipotetica giunta? Ho già in mente una figura femminile per la carica di vicesindaco.

A proposito, parlava prima in termini di squadra, ha già in mente chi l’affiancherebbe in questa avventura al Vermexio? Da chi sarebbe composto il resto del suo esecutivo? La nostra sarà una giunta tecnicamente qualificata. L’ingegnere Belviso e l’architetto Troia mi affiancherebbero per le materie di loro competenza, pianificazione, sicurezza, strutture e infrastrutture. In verità, già lo fanno come consulenti. Poi mi avvarrò di altre rilevanti figure professionali del territorio: medici, imprenditori, tributaristi. Già abbiamo istituito dei tavoli tematici, perché crediamo nella crescita reciproca attraverso il confronto.  

Formazione, Università, Siracusa non offre molto ai giovani che vogliono proseguire gli studi, cosa farebbe per colmare questa storica lacuna? Cercheremo di stringere ulteriori convenzioni con i principali poli universitari, per istituire più corsi sul posto ed evitare quella che oggi è un’inesorabile fuga di cervelli. I giovani devono poter studiare in questa città, vicino alle loro famiglie. Non tutti possono permettersi trasferte di anni. Inoltre, bisogna proporre formazione finalizzata all’inserimento lavorativo, puntando sulle specializzazioni richieste dal mercato occupazionale.

Che tipo di rapporto intende intrattenere con la cittadinanza? Non sarò certo il prototipo di politico che all’indomani dell’elezione dimentica i cittadini e ignora i loro bisogni. Il mio Vermexio lo vedo come un palazzo di cristallo, trasparente, dalle porte aperte a tutti. La mia comunicazione sarà continua e capillare.

Mascia Quadarella

Print Friendly, PDF & Email
Informazioni su Mascia Quadarella 5008 Articoli
Giornalista