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Solarino, operatori ecologici sul piede di guerra, in sciopero il 9 e 10 maggio

Solarino – Continuano a Solarino le azioni di sciopero degli operatori ecologici. I lavoratori, da mesi, sono sul piede di guerra contro la società datoriale, vincitrice dell’ultimo appalto per la raccolta dei rifiuti e nettezza urbana del piccolo comune del Siracusano, per la presunta inosservanza di diversi punti del contratto nazionale di categoria.

 Nella nota della Fiadel – la Federazione Italiana Autonoma Dipendenti Enti Locali, che sta portando avanti la vertenza- in cui i lavoratori coinvolti annunciano, dopo la manifestazione del mese scorso, l’astensione dal lavoro anche  nelle giornate di lunedì 9 e martedì 10 maggio prossimi, vengono precisati i punti della loro piattaforma rivendicativa.

 Tra le supposte inadempienze attribuite, nero su bianco, dal sindacato all’azienda appaltatrice, figurerebbero: il mancato pagamento dei buoni pasto; il mancato versamento delle quote al Fondo integrativo di assistenza sanitaria per i dipendenti dei servizi ambientali; il mancato pagamento delle maggiorazioni domenicali e delle maggiorazioni del 65% del 7^giorno lavorato nonché dell’indennità per gli autisti; mancata corresponsione dei premi di produzioni o delle retribuzioni previste per le festività calendarizzate; mancato riconoscimento degli scatti di anzianità; mancato versamento dell’indennità di disagio a chi è assegnato a turni spezzati e una serie di altri diritti, a loro dire, non garantiti.

I dipendenti, stando al Rsa Fiadel, Gianluca Battista, avrebbero subito sensibili decurtazioni dagli stipendi, dimostrabili nel confronto degli importi dei Cud degli anni precedenti, quando ancora i 14 operatori  erano al servizio della ditta che prima di quella attuale gestiva l’appalto, nel rispetto di quei punti contrattuali che oggi lamentano essere disattesi.

Addirittura, stando ad un prospetto di contribuzione prodotto dallo stesso rappresentante sindacale, a dimostrazione di quanto sostenuto, un lavoratore tipo, nel precedente appalto per 52 settimane lavorative avrebbe prodotto un reddito di 29.429,00 euro contro i 23.999.00 percepiti con la ditta subentrante, senza tenere in considerazione il mancato riconoscimento di altri diritti contemplati dal contratto nazionale, a cui fanno riferimento e affidamento e per il riconoscimento dei quali porteranno avanti la loro battaglia.

Lo stesso Battista annuncia anche forme di protesta più incisive, pur di ottenere risposte concrete dall’azienda chiamata in causa nella rivendicazione sindacale, che vede ad oggi coesi tutti i lavoratori.

La vertenza degli operatori ecologici, inoltre, inevitabilmente, in vista delle prossime amministrative di giugno nel piccolo comune della provincia aretusea, ha animato il dibattito della campagna elettorale in corso, dando luogo, in diverse occasioni pubbliche e sui social, ad un botta e risposta, a volte vivace altre sottotono, con i candidati alla poltrona di sindaco. Dibattiti nei quali, velatamente o espressamente, l’attuale amministrazione sarebbe stata tacciata di una sorta di “immobilismo”.

Una querelle nella quale il sindaco in carica, Sebastiano Scorpo, entra in punta di piedi, spiegando con garbo, nel tentativo di smorzare l’animosità che arroventa le competizioni elettorali, la linea istituzionale seguita dall’ente di cui è alla guida.

Dopo una premessa sui risultati virtuosi raggiunti, nell’arco dei 10 anni del suo mandato, in termini percentuali in materia di raccolta differenziata- che hanno visto primeggiare Solarino per diversi anni nella classifica provinciale, con punte che superano il 70%- e sull’impegno messo nel garantire i livelli occupazionali in essere, nel passaggio d’appalto, Scorpo illustra le azioni  che il Comune avrebbe preso, di recente, nei confronti della ditta appaltatrice, al fine di assicurare alla comunità un servizio efficiente e di riflesso veder rispettati anche i diritti dei lavoratori.

“Da non meno di 6 mesi a questa parte- spiega Scorpo- puntualmente, l’amministrazione sta contestando all’azienda disservizi e inadempienze contrattuali, per i quali, come previsto dalla legge, ha provveduto ad elevare sanzioni di importi notevoli, che arrivano fino a 18 mila euro mensili, che vengono decurtati in fase di liquidazione delle fatture”.

“Quello che dico- sottolinea il sindaco- è consultabile negli atti pubblicati nell’albo pretorio sul sito del Comune. Inoltre- continua Scorpo- già dalla prima manifestazione dei lavoratori, risalente a fine marzo, come amministrazione abbiamo inviato all’azienda una richiesta formale di chiarimenti sulle ragioni esposte dagli addetti ai lavori, ma ancora non abbiamo avuto una risposta ufficiale e non esiteremo a sollecitarla”.

Mascia Quadarella

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Giornalista