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Si è spenta la voce del “Mercato”. Lascia il e in silenzio la scomparsa di Carmelo Cappuccio

Siracusa- A caratterizzare gli ambienti, i luoghi della “memoria” storica di una città non sono solo le pietre antiche, i monumenti, ma soprattutto i personaggi che li vivono, li animano e li amano.

Il “mercato di via De Benedictis”, “U miccatu ‘ri Sarausa”, come lo chiamano i più anziani, considerando nostalgicamente il centro storico il cuore pulsante della città, ha “sfornato”, facendole rientrare nel “paniere dei beni immateriali dell’umanità”, personalità “casarecce”, “genuine”, che con la loro simpatia hanno varcato le frontiere nazionali, giungendo persino oltre-oceano, senza muoversi dalle loro bancarelle, attraverso gli scatti, i video e le testimonianze pubblicate dai turisti.

Tra questi “U’ zu Carmelo Cappuccio”, pescivendolo, uomo sottratto allo spettacolo, esilarante, dalla battuta estemporanea, amante della musica e portavoce naturale dei commercianti del posto.

Riccioluto, spavaldo, un fiume in piena senza censure, folkloristico come le storielle che raccontava, Cappuccio irradiava di sana allegria, intrattenendo colleghi e clienti di tutto il mondo, mentre affilava i coltelli per tagliare il pesce spada o la tonnina.

Da buon ambasciatore del “Made in Sicily” alternava il dialetto a un italiano improvvisato con cui prendeva di petto i politici tutti, di ogni ordine e grado che si stavano “mangiannu u meccatu”.

Oggi quel sorriso spontaneo si è spento, ma rimarrà impresso in tanti siracusani di diverse generazioni che lo hanno conosciuto.

Mascia Quadarella

PS. La redazione di Oranews.net si associa al dolore dei familiari.

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