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“Operazione povero Ippocrate”, scoperto sistema per favorire rilascio pensioni di invalidità a Siracusa

Siracusa- Bufera giudiziaria su medici e funzionari dell’Azienda sanitaria provinciale e dell’Inps di Siracusa che avrebbero messo su, a partire dal 2016, un “sistema” volto a far assegnare a finti malati e a simulati  disabili la pensione di invalidità ed in alcuni casi anche l’indennità per il loro accompagnamento.

L’operazione- denominata “Povero Ippocrate”, perché i reati perpetrati mortificano la nobiltà della professione medica e rappresentano un affronto per tutte quelle persone realmente ammalate che a fatica si vedono riconosciuti i propri diritti alla previdenza- è stata coordinata dal procuratore capo di Siracusa, Sabrina Gambino, e dai sostituti Tommaso Pagano e Salvatore Grillo.

L’attività investigativa è stata eseguita dai Carabinieri  della sezione polizia giudiziaria presso la stessa Procura aretusea. Allo stato attuale risultano indagati 73 soggetti, di cui 17 medici (12 dipendenti dell’Asp  e 5 dell’Inps). Sono state disposte 2 misure cautelari (arresti domiciliari), 2 obblighi di dimora, 7 divieti di esercitare la professione medica per un anno, la sospensione dal pubblico impiego e 16 sequestri per un ammontare di 600 mila euro.

Il modus operandi e i ruoli

Il sistema era ben organizzato e contava sull’appoggio di un patronato. I medici “corrotti” rilasciavano, ricevendo in cambio denaro, falsi  referti diagnostici o strumentali, utili al privato per presentarsi con la necessaria documentazione atta alla valutazione positiva davanti alla Commissione. Alla visita, inoltre, giungevano preparati per superare “la prova”, istruiti nel patronato complice, dove venivano impartite le istruzioni sulla sintomatologia da lamentare per apparire credibili. Addirittura, alcuni finti pazienti sarebbero stati sedati preventivamente per meglio apparire malati e sarebbero stati accompagnati da finiti parenti e false badanti, preparati al ruolo e forniti nell’ambito del sistema.

I destinatari delle misure cautelari

Il gip, Carmen Scapellato,  ha disposto: gli arresti domiciliari nei confronti di  Santo Cultrera, neurologo dell’Asp e di Rosaria Mangiafico, gestrice di un patronato; l’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria per  Paolo Valvo, medico  e Francesco Cianci, collaboratore;  la sospensione dalla Commissione medica dell’Inps e il divieto di esercitare per 12 mesi la professione medica per il medico legale  Gaspare Pistritto.

I medici che non potranno temporaneamente esercitare la professione

Remo Ternullo, infettivologo; Salvatore Alfano, diabetologo; Gaspare Pistritto, medico legale;  Giuseppe Fazio e Rosario Terranova, medici Inps.

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Giornalista