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Cura delle patologie da amianto, la Sicilia ha inaugurato il suo centro ad Augusta

Augusta-“E’ il mantenimento di un impegno che avevo assunto fin da quando ero venuto qui da presidente della Commissione Antimafia. Prendendo atto che non si era mossa foglia, ho detto un giorno spero di tornare per dare avvio al Centro che la legge regionale aveva concepito cinque anni fa. L’impegno è mantenuto grazie all’azione vigile dell’assessore Razza, al lavoro del direttore generale Ficarra che ha agito con scrupolo assieme ai suoi collaboratori, ai parlamentari della provincia di Siracusa che sono partecipi di questi processi di crescita”. A dichiararlo è stato, ieri, il presidente della  Regione Siciliana Nello Musumeci, intervenuto ad inaugurare all’ospedale  Muscatello di Augusta il  nuovo Centro di riferimento regionale per la diagnosi e cura delle patologie derivanti dall’amianto.  Un servizio per il quale si è battuto da circa in decennio anche la sezione locale dell’Ona, Osservatorio nazionale amianto, presieduto allora da Calogero Vicario.

“E’ una struttura – ha continuato il governatore regionale – che serve tutto il territorio regionale per le patologie da esposizione all’amianto. Ma il nostro impegno deve andare oltre: assieme al Ministero dobbiamo avviare e completare la fase delle bonifiche del territorio sia in questa zona che in quelle di Milazzo e di Gela”.

Assieme al presidente della Regione, accompagnato dall’assessore regionale della Salute Ruggero Razza, dalla presidente della IV Commissione Ambiente all’Assemblea regionale siciliana Giusi Savarino e dal direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra, erano presenti tra gli altri deputati della provincia di Siracusa, il sindaco di Augusta Cettina Di Pietro assieme ai sindaci di diversi altri comuni della provincia, autorità religiose, civili e militari.

Durante la cerimonia, rivolgendosi in particolare al primo cittadino del capoluogo aretuseo Francesco Italia, il presidente Musumeci ha rilanciato il tema della realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa: “C’è la necessità, come sapete, di una nuova struttura ospedaliera nel capoluogo, considerato che l’attuale è vecchia di ottant’anni e nella programmazione che abbiamo stilato, che vale un miliardo di euro, proprio per l’ospedale di Siracusa sono stati stanziati oltre duecento milioni proprio per la costruzione di un ospedale degno di questo nome che potrà servire un bacino che va oltre i confini provinciali e prefettizi. I tecnici hanno già individuato il sito, adesso si tratta di completare gli altri step e auspichiamo che entro il 2020 si possa avere il progetto sul quale puntare le procedure successive per l’esecutivo”.

Il Centro è stato istituito ai sensi dell’art. 8 della legge regionale n. 10 del 29/4/2014 ad Augusta, in area ad elevato rischio ambientale ed oggi, dopo una fase iniziale che ha consentito l’avvio delle attività cliniche e diagnostiche, la direzione generale dell’Azienda, di concerto con la Regione, ha posto in essere tutte le azioni per consentire alla struttura l’operatività nella sua valenza regionale e di coordinamento in rete con tutte le Aziende sanitarie della Sicilia.

“Con l’inaugurazione del nuovo Centro di Augusta – ha detto l’assessore Razza – completiamo un mini ciclo avviato alcuni giorni fa con l’apertura del nuovo blocco operatorio del Sant’Elia di Caltanissetta, con la cerimonia di ieri al San Marco di Catania alla presenza del Capo dello Stato e con il taglio del nastro stamani della nuova Odontoiatria Speciale ad Acireale. Sono il risultato di una semina avviata 24 mesi fa e che andrà avanti anche nelle prossime settimane. E’ il frutto di un cronoprogramma ben definito dove sono stati fissati. Adesso, per questo territorio, proseguiamo il lavoro a testa bassa concentrandoci sulla realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa, perché occorre fornire ovunque quei servizi che il popolo siciliano merita”.

Un importante evento per la provincia di Siracusa e per l’intera regione con la partecipazione, inoltre, di dirigenti generali dell’Assessorato, vertici e dirigenti del settore delle Aziende sanitarie provinciali e per l‘Azienda il direttore sanitario Anselmo Madeddu, direttori dei presidi ospedalieri e dei distretti, direttori dei Dipartimenti, dirigenti e personale sanitario e amministrativo aziendale. Ad impartire la benedizione della struttura è stato l’arcivescovo di Siracusa mons. Salvatore Pappalardo. Presente alla cerimonia il Consiglio direttivo del Fondo sociale ex Eternit presieduto da Astolfo Di Amato, rappresentato dall’avvocato Federica Fucito, dai legali componenti il Consiglio direttivo Ezechia Paolo Reale e Silvio Aliffi, con una delegazione di ex lavoratori che ha effettuato per il Centro una importante donazione di apparecchiature di diagnostica per un valore di oltre 400 mila euro.

“Il Centro, di cui è responsabile Francesco Giacalone – ha spiegato il direttore dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra – nasce per dare risposta a quanti, a vario titolo, sono stati esposti alla inalazione di fibre di amianto ritenuta fibra killer, sia per motivi professionali che per attività di qualunque genere anche hobbistica in un’area geografica considerata sito di interesse nazionale (SIN) caratterizzata da una alta incidenza di patologie da amianto sede del polo petrolchimico più grande d’Europa. Realizzando un percorso in rete con le nove province della regione, tramite gli Spresal, punto di riferimento per i lavoratori ex esposti, l’istituzione del centro amplia l’offerta di diagnosi e cura all’intera popolazione con il coinvolgimento dei medici di medicina generale e la disponibilità di sportelli informativi dedicati.

Il Centro eroga prestazioni sia a pazienti inviati dai medici di medicina generale o altri specialisti con ricetta medica sia ad ex esposti, su richiesta degli specialisti medici del lavoro che operano negli S.Pre.S.A.L .delle Aziende sanitarie provinciali della regione per valutazioni di secondo livello qualora esistessero dubbi per patologia neoplastica pleuro-polmonare, asbestosi o altro. L’obiettivo è garantire alla popolazione generale la presa in carico del loro problema di salute attraverso un percorso in rete che, sfruttando la multidisciplinarietà delle competenze e riducendo i tempi di attesa, favorisce la rapida formulazione della diagnosi e il più opportuno trattamento.

La struttura è dotata di nuovi ed adeguati locali e di apparecchiature di alto rilievo tecnologico in campo sanitario arricchite dalla importante donazione del Fondo sociale ex Eternit, per un valore di oltre 400 mila euro, con la quale è stato possibile acquistare broncoscopi anche dotati della sofisticata tecnologia EBUS, per la visione ecografica delle strutture polmonari direttamente dal lume dei bronchi, consentendo così la realizzazione di un ambulatorio di broncologia interventistica. Altra apparecchiatura donata dal Fondo Sociale ex Eternit permette di effettuare il Test da Sforzo Cardiopolmonare, affiancandosi alla strumentazione già disponibile nel Centro, con la quale si è in grado di effettuare oltre che la Spirometria Semplice anche quella Globale ed il Test di Diffusione del monossido di carbonio, si è ampliata e completata l’offerta diagnostica relativa allo studio della funzionalità respiratoria.

Disponendo di adeguati e confortevoli spazi nella nuova sede del Centro si è potuto realizzare un ambulatorio dedicato per le indagini di Fisiopatologia Respiratoria con la possibilità di valutare globalmente l’efficienza della “macchina polmoni”,

Il Centro dispone inoltre di un ecografo portatile con cui è possibile visualizzare immagini in modo non invasivo e senza l’impiego di radiazioni, del torace, un emogasanalizzatore che consente, tra l’altro, di formulare la diagnosi di insufficienza respiratoria, due spirometri portatili e due saturimetri. E’ possibile effettuare il Test del Cammino, che permette di documentare la presenza di una insufficienza respiratoria latente, ossia non evidenziabile a riposo, consentendo una diagnosi precoce di grave deficit della funzionalità respiratoria. I nuovi locali, disponendo di un lungo corridoio, permettono di effettuare il test secondo le linee guida internazionali che prevedono la necessità di compiere un percorso lineare, in piano, di 30 mt.

Sono anche presenti tra le apparecchiature del Centro ventilatori polmonari portatili, anche per uso domiciliare, che consentono di effettuare nei nostri ambulatori l’addestramento dei pazienti al loro uso e l’adeguata titolazione delle macchine per la terapia con ventilazione meccanica, indispensabile nei soggetti affetti da Asbestosi che hanno sviluppato anche l’insufficienza ventilatoria.

L’offerta diagnostica del Centro si completa anche grazie alla nuova dotazione di una TC multislice e di una Risonanza Magnetica acquistate con fondi, pari complessivamente a 1 milione e 500 mila euro, GSE dell’Assessorato regionale alla Salute.

Presente il sindaco di Priolo Pippo Gianni, promotore della legge 10/2014 sul rischio di Amianto

“Una giornata storica per la sanità siciliana – ha commentato il sindaco di Priolo, Pippo Gianni. Un grande traguardo, arrivato dopo anni di lotte, per i pazienti che hanno sviluppato patologie legate all’amianto ed i loro familiari. Questi pazienti, compresi tanti nostri concittadini che sono stati a contatto con l’amianto, potranno finalmente curarsi in un centro specialistico”.

Pippo Gianni è promotore ed estensore della Legge regionale 10 del 2014, che prevedeva l’istituzione del Centro. Durante il suo intervento, il sindaco Gianni ha ringraziato il Governatore della Sicilia e tutto il Governo regionale per avere finalmente recepito la Legge da lui proposta e ha lodato il lavoro dell’ONA, l’Osservatorio Nazionale Amianto e in particolare del Presidente, Ezio Bonanni e del Coordinatore regionale, Calogero Vicario, presenti all’inaugurazione per celebrare il grande evento. Proprio Vicario ha ricordato che senza l’impegno di Pippo Gianni il Centro non avrebbe mai visto la luce, impegno che ha portato anche all’istituzione, presso il Comune di Priolo Gargallo, di uno Sportello Amianto.

Importante donazione di attrezzature del Fondo sociale
ex Eternit per ottimizzare l’offerta diagnostica

Era agosto quando i vertici dell’Asp 8 di Siracusa, il direttore generale Salvatore Lucio Ficarra ed il direttore sanitario Anselmo Madeddu, si incontrarono con gli esponenti del Fondo Sociale ex Eternit, il prof. Astolfo Di Amato, ed i componenti del consiglio di amministrazione, gli avvocati Ezechia Paolo Reale e Silvio Aliffi. Con loro l’equipe del Centro Regionale Amianto di Augusta. In quella occasione il Fondo Sociale ex Eternit decise di assumersi l’impegno di donare più di 400mila euro al reparto coordinato dal dottore Francesco Giacalone. Un gesto importante, economicamente ed eticamente, perché a distanza di cinque anni (il Centro è stato istituto nel 2014 in seguito alla legge regionale) la presenza di macchinari fondamentali, donati dal Fondo, come un broncoscopio con ecografia interna, con cui entrare direttamente dentro i polmoni e prelevare tessuti; un armadio sterilizzatore e tutta una serie di strumenti per il controllo della funzionalità respiratoria e cardiorespiratoria, hanno dato il nuovo impulso tanto atteso. “Unici e sofisticati strumenti – assicura il dottore Alfredo Spadaro –  per tutta la provincia di Siracusa e Ragusa”

A distanza di soli tre mesi, ieri sera, l’inaugurazione al Muscatello di Augusta, alla presenza del presidente delle Regione, Nello Musumeci, e degli assessori Ruggero Razza e Giusi Savarino. Per il   Fondo Sociale ex Eternit presente l’avvocato Federica Fucito ed uno dei componenti del consiglio di amministrazione, l’avvocato Ezechia Paolo Reale. “Anche questo è un momento importante, come per il reparto di Radioterapia dell’Ospedale Rizza qualche anno fa – ha commentato l’avv. Federica Fucito, presente ad Augusta – importante per il presidio terapeutico messo a disposizione per l’intera collettività e perché dà attenzione all’esperienza e all’attività del Fondo Sociale ex Eternit. A Siracusa abbiamo avuto una situazione diversa rispetto ad altri siti, ovvero un esempio virtuoso di come si sia superato il conflitto tra ex lavoratori ed azienda ricercando quello che era un obiettivo comune, cioè offrire un supporto non solo ai lavoratori ed ai loro familiari ma alla collettività stessa, sostenendo enti e società del settore sanitario, in particolare nel settore oncologico”.

“Prosegue con attenzione e con piacere il percorso del Fondo Sociale – ha aggiunto l’avv. Ezechia Paolo Reale – per dare al territorio di Siracusa quante più strumentazioni possibili e all’avanguardia e, quanto meglio, centrate sulle esigenze della popolazione. C’è una sensibilità del Fondo Sociale molto elevata e, anche, da parte delle istituzioni una capacità di cogliere il senso importante di questa donazione che è anche un senso di superamento di conflitto e di una riappacificazione dell’interesse collettivo. Cose che non si ritrovano spesso in vicende del genere, così dolorose. Il Fondo Sociale non solo sta dalla parte degli operai ma anche dell’intera collettività siracusana.”

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