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Bando asili nido Siracusa, le cooperative impugnano sentenza Tar Catania

Siracusa- Le cooperative che si sono chiamate fuori dall’ultimo bando per l’assegnazione della gestione degli asili nido nel territorio di Siracusa , indetto dal Comune del capoluogo aretuseo, ravvisando diversi ” vizi” di forma e di sostanza chiariscono i motivi per i quali intendono impugnare la recente sentenza del Tar, che le ha viste soccombere in primo grado. Stando alle stesse i giudici del tribunale amministrativo etneo si sarebbero soffermati solo sull’aspetto della pubblicazione del bando, ritenendo l’obbligo dell’ente pubblico assolto con la pubblicazione sulla piattaforma Anac e poi su un’edizione di gazzetta europea, forse diversa da quella dapprima prodotto, Criticità contestate dal legale rappresentante delle cooperative che avevano promosso il ricorso, Pierpaolo Lucifora e che ha già presentato l’appello a Palermo. Infatti, le cooperative ritengono le condizioni economiche proposte nel bando fuori dai parametri del contratto nazionale di lavoro di categoria e anche il budget a disposizione per erogare i servizi decisamente proibitivo, perchè avrebbe , a dire dei ricorrenti sostenuti da Confcooperative nella loro battaglia, rappresentato un sottocosto inammissibile. Basti pensare che sarebbero stati destinati, secondo i calcoli fatti dalle Cooperative, a ciascun bimbo preso in carico circa 1 euro e 50 centesimi giornalieri, con cui far fronte a pannolini e merendine. “Chi è genitore- ha spiegato Rindinella- sa bene che i costi per soddisfare le esigenze dei bimbi piccoli sono ben più alti, e si deve puntare specie se si parla di servizi all’Infanzia sulla qualità e non sulla quantità”.

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Giornalista