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Biblioteche di Cassibile e Belvedere “Case di quartiere”, al via corsi per tutti

Siracusa- Inizierà giovedì 16 gennaio il primo, di una serie, di corsi organizzati dal Settore Politiche per la Valorizzazione del Territorio.

L’iniziativa rientra nelle attività proposte nel progetto Biblioteca dei borghi, che il Comune di Siracusa ha presentato al Ministero per le attività culturali e vinto, nell’ambito del progetto Cultura “Futuro urbano – Biblioteca casa di quartiere”.

Sono stati previsti corsi per imparare l’uso del computer e collegarsi a internet, per compilare moduli, corsi di fotografia e di ballo, corsi  di yoga e per la creazione di siti web,  corsi per imparare a scrivere musica e  di inglese.

“La cultura è lo strumento attraverso il quale vogliamo far crescere la città – ha detto il sindaco Francesco Italia – e le biblioteche sono per noi i centri mediani attraverso i quali si promuove la partecipazione alla vita cittadina e alla socialità”.

“Questi corsi – ha detto  l’assessore alla Cultura Fabio Granata – sono solo una delle attività previste dal progetto, che mira a realizzare delle buone pratiche che possano diventare attività permanenti della città. Saranno ad esempio acquistate attrezzature per poter comporre musica o imparare le lingue”.

Le biblioteche individuate come “Casa di quartiere” sono le biblioteche di Belvedere e Cassibile, quindi di quei territori che sono i più lontani dal centro della città e nei quali si avverte di più la distanza dal centro amministrativo.

Ciò che ha animato l’amministrazione a pensare a quei territori è stato il desiderio di colmare questa distanza, manifestando la volontà non solo di investire sulle periferie, ma di fare in modo che i cittadini che abitano le periferie si sentano protagonisti e partecipi della vita culturale e sociale della città.

I progetti, come già detto,  avranno avvio il 16 gennaio con un laboratorio sull’utilizzo dei computer, e continueranno fino ad aprile, diversificando l’offerta di corsi.

Nell’elaborare il progetto e passare poi alla sua fase realizzativa, si è pensato a quali sono i bisogni che i territori manifestano, a seguito anche delle assemblee cittadine organizzate proprio per raccogliere idee e istanze delle due comunità.

Per questo si è scelto, fedele anche alla linea indicata dall’Avviso del Ministero, a corsi che aiutino a superare il “digital divide”, a corsi più specialistici per la creazione di siti web, a corsi per imparare le lingue o a scrivere la musica; ma non solo corsi di apprendimento: ci saranno anche momenti ludici con i corsi di ballo, e momenti di socialità con i corsi yoga o di teatro.

Si è pensato anche alle diverse fasce di età: dai bambini, cui sono dedicate le mostre sulla scienza e sulla comicità, fino agli anziani.

Intanto, è già partito, lo scorso mese di dicembre, in collaborazione con l’Ufficio Politiche per l’Innovazione, lo spazio co-working nelle biblioteche: i cittadini che lo desiderano possono utilizzare un computer e la linea internet per progettare iniziative a avviare progetti. Tutto questo non solo nell’ottica di restituire centralità ai cittadini, offrendo loro servizi, ma anche con l’obbiettivo di rendere sinergiche le iniziative, coinvolgendo i diversi assessorati con lo scopo ultimo di rendere migliore e più fruibile lo spazio delle biblioteche e della città.

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Giornalista